Cuba, Obama atterra a L’Avana: “Questo viaggio è un’opportunità storica”

di Stefania Arpaia

L’Avana – Barack Obama è giunto con tutta la famiglia a L’Avana, per la visita a Cuba. Erano 88 anni che un presidente americano non si recava nel Paese di Raúl Castro.

E’ stato accolto con grandi applausi nella piazza della cattedrale a L’Avana vecchia, mentre centinaia di persone lo acclamavano. Dopo la visita in cattedrale e l’incontro con il cardinale Ortega, Obama ha fatto tappa allo storico ristorante San Cristobal, uno dei migliori e dei più affascinanti della capitale, per una cena.

Assente il presidente cubano. La Casa Bianca ha fatto sapere di non sentirsi affatto “offesa” dalla mancata accoglienza in aeroporto del presidente cubano Raul Castro all’arrivo del presidente americano.

“Non è mai stato prevista nè presa in considerazione una sua presenza in quella sede” ha affermato Ben Rhodes, consigliere di Obama per la sicurezza. Presente il ministro degli esteri Bruno Eduardo Rodriguez Parrilla.

A seguire il cinguettio sui social in cui il presidente si è rivolto ai cubani: “Que bola Cuba? Sono appena arrivato alla meta qui, non vedo l’ora di incontrare e di sentire direttamente il popolo cubano”.

Previsto per lunedì l’incontro con Castro. “Questa è una visita storica, e una storica opportunità di dialogare direttamente con il popolo cubano – ha detto Barack Obama rivolgendosi al personale dell’ambasciata Usa riaperta ad agosto – Nel 1928 il presidente Coolidge venne a bordo di una nave da guerra. Ci mise tre giorni, per arrivare qui. Io ci ho messo solo tre ore. Per la prima volta nella storia, l’aereo Air Force One è atterrato qui. E’ una opportunità storica per definire nuovi accordi commerciali, costruire nuovi legami tra i nostri due popoli, e per me per illustrare la mia visione di un futuro più brillante del nostro passato”.

 

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