Bologna: costringeva figlia disabile a rapporti sessuali in cambio di denaro

di Stefania Arpaia

Bologna – Due pensionati di 68 e 64 anni sono finiti nei guai per aver costretto una disabile 40enne a prostituirsi. La vicenda è avvenuta a Budrio, nel bolognese. 

La vittima è una 40enne, disabile, affetta da grave insufficienza mentale e costretta a subire violenza sessuale. I due uomini responsabili dell’accaduto, che ottenevano denaro dalle prestazioni sessuali della donna, sono accusati di violenza sessuale con abuso delle condizioni di inferiorità fisica e psichica. Secondo quanto riferito dagli inquirenti, uno dei due uomini coinvolti è il padre della donna. 

A quest’ultimo è stato imposto il divieto di avvicinarsi alla casa e ai luoghi in cui si trova la figlia. L’altro complice è agli arresti domiciliari.

A lanciare l’allarme sono stati gli operatori del servizio sanitario che curavano la vittima. Lo scorso ottobre, un’assistente sociale aveva segnalato ai militari dell’Arma la possibilità che la donna avesse subito degli abusi sessuali. Da lì l’avvio delle indagini, coordinate dal pm Roberto Ceroni, che hanno portato a galla la verità.

E’ emerso che il 68enne, un amico di famiglia, avrebbe avuto più volte avuto rapporti sessuali con la donna, con cadenza settimanale, all’interno di un casolare in disuso, con il consenso del padre al quale venivano consegnati regolarmente soldi.

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