Piano Spiaggia, Piazza: “Le amnesie di Zoccola e Bertolino”

di Redazione

MondragoneLe amnesie di Zoccola e Bertolino. Gli assessori comunali delegati all’ambiente e ai lavori pubblici continuano nelle loro esternazioni sull’attività dell’Amministrazione comunale, dando l’impressione – sempre di più – di non sapere di cosa parlino. Prima di gestire il presente è buona norma, per un amministratore pubblico, studiare ciò che è accaduto nel recente passato. Quando l’assessore Zoccola afferma che il Piano Spiaggia non è stato portato a compimento dalla Giunta Conte con il sottoscritto delegato al Demanio, dimostra di non conoscere la storia amministrativa della nostra città. Il Piano Spiaggia fu adottato, per sua stessa ammissione, il 6 luglio 2007 e l’Amministrazione Conte finì la propria esperienza pochi mesi dopo, nella prima metà di febbraio dell’anno successivo. Il perché si sia perso tempo, Zoccola lo deve chiedere a se stesso e al suo partito, perché negli otto anni successivi all’adozione della delibera, l’Ente è stato gestito per i primi quattro anni dal suo “padre politico” Cennami e nei successivi quattro dallo stesso Cennami e da Schiappa.

L’assessore Bertolino, invece, fa sfoggio – ancora una volta – della sua inaudita “nonchalance” amministrativa quando proprio lui, libero professionista, confonde la differenza che passa tra ristrutturazione, manutenzione straordinaria e nuova costruzione (DPR 380/01 art.3).

Forse dimentica, pur essendo stato consulente dell’allora Sindaco Conte e partecipe di tante riunioni di maggioranza, che fu una scelta dell’allora Amministrazione comunale quella di dare la possibilità di eseguire opere di manutenzione straordinaria ai titolari degli stabilimenti balneari esistenti (art.40 Normativa Piano Spiaggia). Tale scelta – addirittura – fu oggetto di proposta all’amministrazione in carica dell’epoca da parte della Commissione consiliare permanente competente per materia, presieduta dal Consigliere comunale Achille Cennami (verbale n°86).

Se poi il piano Spiaggia contenga o meno errori, questo l’assessore lo potrà chiedere direttamente al suo sindaco che, all’epoca dell’adozione della delibera di Giunta, ricopriva il ruolo di pari grado del sottoscritto nell’organo collegiale e che appose per primo la propria firma in calce al documento (D.G.n°127/07).

Il voler chiedere, successivamente all’adozione della V.A.S., ai cittadini o ai Consiglieri comunali di opposizione di presentare delle osservazioni a rimedio di errori marchiani commessi dall’Amministrazione è voler scappare dalle proprie responsabilità. Le osservazioni nel merito del piano, al contrario, sono utili segnalazioni di cui avvalersi quale contributo di partecipazione alla stesura di uno strumento particolareggiato importantissimo e che andrà ad incidere sul futuro prossimo della nostra città.

Uno dei tanti difetti di questa maggioranza, è quello di non volersi mai confrontare con le minoranze su degli strumenti di programmazione che vanno ben al di là della durata di un mandato amministrativo. Chi governa una città non può fare terra bruciata attorno a sé, ma deve avere la capacità di dialogare con tutte le forze in campo perché il nostro territorio, è d’obbligo non dimenticarlo mai, è il bene di tutti noi.

In ultimo, cari assessori Zoccola e Bertolino, se il Piano Spiaggia e le modifiche alla V.A.S., saranno gestiti con la stessa partecipazione e trasparenza con cui l’Amministrazione Cennami/Schiappa ha condotto i lavori dell’approdo dei pescatori sul lungomare cittadino (G.A.C.) e quelli del centro storico, allora staremo freschi!

Il consigliere comunale Giuseppe Piazza

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