Gli alunni della “Pascoli” di Gricignano alla Marcia della Legalità

di Redazione

Gricignano – Fortemente sostenuta e incoraggiata dal dirigente scolastico, professor Gennaro Caiazzo,  che è stato sempre pronto e disponibile per la diffusione della “Cultura della Legalità” tra le scolaresche, nell’ambito del progetto curricolare “Salute, Legalità, Ambiente”, gli alunni della scuola media “Pascoli” di Gricignano, su proposta delle docenti referenti, Maria D’Angelo e Mara Di Lorenzo, e della referente dell’attività di progettazione, Antonietta Santabarbara, nel 22esimo anniversario dell’uccisione di don Giuseppe Diana, il 19 marzo scorso, hanno partecipato alla “Marcia della Legalità” a Casal di Principe e all’inaugurazione della mostra fotografica “Non Invano”, in ricordo delle vittime innocenti della criminalità (guarda il servizio video da Casal di Principe).

Alle 9 i ragazzi, circa 80, in rappresentanza delle classi terze, guidati dai docenti D’Angelo, Di Lorenzo, Enzo Anoldo, Francesco Merone, Flaviana Ida Corvino, Valeria Fusco hanno fatto visita alla tomba di don Diana, accompagnati anche dal sindaco di Casal di Principe, Renato Natale, e dal vescovo della Diocesi di Aversa, Angelo Spinillo. Sulla tomba sono stati deposti dei tulipani colorati insieme ad un biglietto con una dedica: “Nessuno muore nel cuore di chi resta”.

Alcuni degli alunni non ce l’hanno fatta a varcare la soglia della cappella dove giace il corpo di una figura a cui sono sempre stati legati, in quanto esempio di vita, di coraggio, di giustizia, di altruismo.

Alle 9.30, all’Itc “Guido Carli” di Casal di Principe, unendosi a tanti studenti, cittadini, autorità, rappresentanti delle forze dell’ordine e delle Istituzioni, gli alunni gricignanesi si sono incamminati verso “Casa don Diana”, in via Urano. Un bene confiscato a Egidio Coppola, detto ‘Brutus’, luogotenente del boss Bidognetti.

Arrivati a Casa don Diana, alle 11, il sindaco Natale e il vescovo Spinillo hanno salutato e ringraziato tutti i presenti, ricordando l’esigenza di rafforzare la cultura della legalità e di promuovere un’estesa azione educativa di contrasto a fenomeni, come quello mafioso, permeati della cultura della prevaricazione e della violenza. Presenti anche la presidente della Commissione antimafia, Rosy Bindi, l’europarlamentare Pina Picierno, il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, la giornalista messicana Daniela Rea Gomez, i procuratori Roberti e Borrelli, numerosi sindaci e tante autorità.

Il momento più emozionante è stato il conferimento del Premio don Diana 2015 a don Luigi Ciotti, patron di Libera, il quale ha parlato ai ragazzi della legalità come di un anello che salda la responsabilità individuale alla giustizia sociale. Don Ciotti ha più volte ripetuto che le regole funzionano se incontrano coscienze critiche, responsabili, capaci di distinguere, di scegliere, di essere coerenti con quelle scelte e che il rapporto con le regole non può essere solo di adeguamento, tantomeno di convenienza o paura. Ad assegnare il premio Marisa Diana, sorella di don Peppe.

A seguire, l’incontro tanto atteso con Pier Francesco Diliberto, in arte Pif, vincitore nel 2015 del “Premio Nazionale don Diana-Per amore del mio popolo”, che ha sottolineato l’importanza di non dimenticare e di rispettare coloro che hanno perso la vita, a cominciare da don Diana, nella lotta alla criminalità, alla violenza, alla prevaricazione.

Pif ha, inoltre, presentato l’app “Noma-museo urbano Nomafia”, ideata per custodire la memoria dei luoghi e delle persone. Infine, è stata inaugurata la mostra fotografica “Non-Invano”, in ricordo di tutte le vittime innocenti della criminalità ed è stato presentato il progetto del “Museo della Resistenza”.

E’ stata l’occasione, ancora una volta, per ricordare, nel nome di don Diana, tutte le vittime innocenti della criminalità e per ribadire il percorso riscatto che il territorio sta facendo attraverso il riutilizzo sociale dei beni confiscati ed una nuova economia. La presenza del mondo della Scuola, non poteva prescindere dal cammino di memoria e di impegno.

Il 19 marzo a Casal di Principe la “Pascoli” – con dirigente scolastico, scolaresche e personale docente/Ata – ha quindi testimoniato la scelta di stare dalla parte giusta.

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