Cimitero di Aversa nel degrado, il direttore: “C’è bisogno di uomini e mezzi”

di Antonio Arduino

Aversa – Il cimitero cittadino è sporco, nessuno spazza mai i viali, l’unico intervento igienico effettuato è il prelievo periodico e qualche volta saltuario dei rifiuti presenti nei contenitori collocati lungo i viali.

Questa la lamentela dei cittadini che, dopo aver segnalato l’inefficienza dell’impianto elettrico (leggi qui), ora puntano il dito sulla mancanza di spazzamento alla quale riescono a rimediare provvedendo personalmente a ripulire le aree antistanti cappelle gentilizie e nicchie che ospitano i loro cari, ma i viali restano comunque sporchi. Un inconveniente che, sostengono, sarebbe inutile segnalare alla direzione cimiteriale. Abbiamo voluto verificare la realtà di questa affermazione chiedendo al direttore della struttura.

“Purtroppo il problema esiste da molti anni ed è legato essenzialmente alla mancanza di personale”, esordisce il direttore Nicola Menale, precisando che, comunque, quello in servizio si prodiga con massimo, anche fuori turno, per assicurare la pulizia di un luogo che rappresenta un biglietto da visita per la città.

“Nel 2007, – ricorda Menale – esattamente il 24 luglio, l’allora direttore del cimitero, avendo a disposizione soltanto 10 dipendenti ai quali erano affidate incombenze differenti quali, ad esempio, l’inumazione e l’esumazione dei defunti, la manutenzione del verde, lo spazzamento, chiedeva all’amministrazione comunale tre elementi aggiuntivi per poter migliorare i servizi generali”.

“Quella richiesta – continua il direttore – non fu esaudita ed oggi la situazione è peggiorata perché, a distanza di 9 anni, tre dei 10 dipendenti sono andati in pensione, di conseguenza ho a disposizione 7 dipendenti così, considerando che nel 2007 c’era necessità di tre elementi di rinforzo, oggi avrei necessità di sei unità per poter garantire tutti i servizi cimiteriali”.

“Facendo riferimento alla protesta relativa allo spazzamento devo sottolineare – ricorda Menale – che ad oggi c’è solo una persona addetto a questo servizio. Una donna ultracinquantenne che da sola non può sicuramente garantire la pulizia di tutte le aree cimiteriali anche impegnandosi al massimo come fa”. “Di conseguenza il cimitero è condizioni igieniche che – afferma – non soddisfano nessuno a partire da me stesso”.

“Purtroppo, per risolvere il problema è necessario – dice – che l’amministrazione doti la struttura di uomini e di mezzi anche economici necessari, per affrontare le spese di acquisto di materiali indispensabili per la sicurezza degli utenti come, ad esempio, le scale da utilizzare per raggiungere senza rischi i loculi posti ai livelli più alti”.

“Una spesa fatta di recente però – ricorda – a fronte di una richiesta di 25 scale necessarie a coprire il fabbisogno è stato effettuato l’acquisto di solo due scale. Poco, troppo poco per garantire sicurezza ai cittadini”. “Certo occorre amministrare con oculatezza ed è giusto risparmiare ma se il risparmio deve incidere sulla possibilità di garantire l’igiene e la sicurezza della struttura e quindi degli utenti sarebbe il caso di effettuare tagli meno drastici”, conclude Menale.

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