Bagarre tesseramento Pd, sindaco e maggioranza si autosospendono

di Redazione

Carinaro – Nel pomeriggio di sabato 27 febbraio scorso è stata scritta una brutta pagina per la democrazia. Di questo vogliamo scusarci con i cittadini.

Quando l’immagine della democrazia viene sporcata, anche se gli avvenimenti che ne sono causa sono indipendenti dalla volontà di chi scrive, è doveroso per chi è destinatario del consenso popolare chiedere scusa. Riteniamo, quindi, necessario informare i cittadini su quanto sia realmente accaduto.

Un clan familiare, che prepotentemente e a dispetto della volontà popolare ritiene che la sorte della Comunità Carinarese debba necessariamente identificarsi nel nome dei Masi, ha voluto inquinare il regolare processo di adesione al Partito Democratico, in programma presso il locale circolo, occupando materialmente la sezione ed accaparrandosi la quasi totalità delle tessere disponibili.

Questa subdola operazione è stata resa possibile grazie alla complicità di un ottuso burocrate inviato da Caserta, che invece di garantire il sereno ed imparziale svolgimento delle operazioni, con il suo comportamento ha avallato il perpetrarsi di ogni genere di nefandezze; il risultato è stato quello di bloccare la libera iscrizione dei cittadini ed impedire al sindaco, al consigliere provinciale, ad alcuni assessori e consiglieri comunali, nonché alla stragrande maggioranza dei dirigenti e militanti storici del circolo di poter rinnovare la propria adesione al partito; favorendo, per contro, il tesseramento dell’attuale capo dell’opposizione in Consiglio comunale Giuseppe Barbato che non ha mai avuto dignità politica.

Questa specie di individuo, non solo fino ad oggi non è mai stato iscritto al Pd, ma non ha  mai, neanche, nascosto le proprie simpatie per compagini di centro-destra, tanto da candidarsi in una lista della stessa espressione nelle Elezioni Provinciali tenutesi nel 2010 con il conseguente ritiro della delega da parte del sindaco Masi e facendo, inoltre, propaganda elettorale per i candidati di Forza Italia (Virgilio e Zinzi) nelle ultime elezioni regionali, nonostante lo stesso avesse in precedenza, platealmente, partecipato alle primarie del Pd per la scelta del candidato presidente alla Regione.

Di questa bieca operazione, dettata esclusivamente dal desiderio di rivincita di personaggi ormai marginali nella vita politica cittadina, peraltro condita dalla vergognosa costrizione di fasce di cittadini meno abbienti chiamati a far numero, sono già stati informati i vertici provinciali, regionali e nazionali del partito, ai quali è stata dichiarata la nostra autosospensione nel momento in cui non verrà garantita la normalità democratica all’interno del circolo.

Siamo fiduciosi in ordine ad un positivo epilogo della vicenda. E’ doveroso continuare il nostro impegno tra le persone e per le persone, perché il nostro credo è stato sempre connaturato al fatto che la politica deve essere fatta nell’interesse dei cittadini e non usando gli stessi, soprattutto quelli appartenenti ai ceti più svantaggiati – come alcuni hanno fatto in passato e hanno continuato a fare anche in questa triste vicenda – a proprio uso e consumo.

Il Sindaco

il Consigliere Provinciale

Il Gruppo consiliare Pd

Dirigenti e militanti storici del circolo Pd

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