Aversa, la città delle “adozioni”…a chiacchiere ovviamente!

di Antonio Arduino

Aversa – Per rendere vivibile la città non occorre essere eletti al Consiglio comunale ma è necessario sostituirsi all’Ente comunale. È questa la sensazione che si ha scorrendo i titoli dei media, molti dei quali presenti su Pupia, che dimostrano la necessità di effettuare questa scelta una volta per tutte e possibilmente presto, purché il proposito non resti sulla carta a dimostrazione che chi lo aveva espresso era solo in cerca di un momento di popolarità.

È quanto accaduto, ad esempio, con l’iniziativa “Adotta un bidone” dei rifiuti lanciata l’8 giugno 2011 dai commercianti che ebbe il plauso dell’allora sindaco di Aversa, Domenico Ciaramella. Una iniziativa che, probabilmente, ha dato spunto ad altre realtà della politica e della società civile di lanciare l’idea di suggerire ai cittadini altre adozioni.

Ricordiamo quelle che sono state pubblicizzate anche da Pupia. Dopo l’”adotta un bidone” dei rifiuti, il 21 febbraio 2014 è arrivato l’“adotta la tua terra” su iniziativa degli scout, il 2 maggio 2014 è arrivata l’adottiamo uno standard comunale per farci un orto urbano su iniziativa di ‘Democrazia e Territorio’, il 21 luglio 2015 su iniziativa del ‘Comitato per la Vivibilità di via Seggio’ è stata la volta dell’adotta una piazza, una strada, uno spazio qualsiasi per tenerlo pulito sostituendoti a chi dovrebbe farlo ma non lo fa, l’“adotta un anziano” il 17 dicembre 2015 su iniziativa dei ‘Giovani Normanni’, il 28 gennaio 2016 è stata la volta dell’adotta una fioriera, un arredo urbano, un albero, una aiuola, una fontanella o quello che vuoi su iniziativa di Aversa a Testa Alta.

Il 6 febbraio 2016 c’è stato l’“adotta una buca” su iniziativa degli attivisti del Movimento 5 Stelle, il 17 marzo 2016 è arrivata l’“adotta un’area standard” su iniziativa di Giovanni Innocenti  ex coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia ed oggi membro del movimento politico culturale ‘Officina Civica’.

Insomma, una serie di “adozioni” che se fossero state seguite da fatti concreti avrebbero potuto davvero segnare un cambiamento in meglio in fatto di vivibilità di Aversa, così come accaduto, e continua ad accadere, per l’“adozione” proposta dal Comitato per la Vivibilità di via Seggio che nei fine settimana continua di impegnarsi a ripulire piazzetta Lucarelli dai residui delle notti di movida. Grazie all’olio di gomito speso nelle mattinate post movida dai residenti quel pezzetto di città adottato si presenta pulito.

Se gli altri promotori di adozioni non si limitassero a suggerire ma offrissero prova concreta, adottando, forse potrebbe esserci un cambio di marcia nella vivibilità cittadina. Per esempio, chi decidesse di adottare una buca potrebbe metterla a posto tappandola con dell’asfalto. Sarebbe un rimedio provvisorio ma in attesa che si elegga una nuova amministrazione sarebbe sempre meglio di niente. A Roma lo stanno facendo, ad Aversa si suggerisce perché…basta il pensiero!

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