Addizionale Irpef, a Gricignano aliquota tra le più basse della provincia

di Redazione

Gricignano – Quasi un “mini paradiso fiscale”, almeno per quanto riguarda l’addizionale comunale Irpef, quello che rappresenta Gricignano nel visionare l’elenco, diramato dall’Agenzia delle Entrate, delle aliquote per la determinazione dell’addizionale comunale Irpef riferita sia al saldo 2015 che all’acconto 2016, con in più le soglie di esenzione disposte da alcune amministrazioni comunali.

Se, da un lato, oltre la metà dei comuni della provincia di Caserta, 56 su 104, applica l’aliquota massima dello 0,8 per cento, dall’altro vi sono alcune realtà dove l’importo è molto basso poiché le amministrazioni hanno optato per una graduazione dell’imposta o applicato soglie di esenzione.

Nel caso di Gricignano l’aliquota fissata dall’amministrazione guidata dal sindaco Andrea Moretti è dello 0,2 per cento: la più bassa della provincia insieme a Tora e Piccilli e Pastorano dopo lo 0,1 di Castel di Sasso e la totale esenzione decisa da Cellole, Giano Vetusto e Presenzano. Ma il dato di Gricignano, in quest’ultimo gruppo, è quello che risalta maggiormente considerando che si tratta di un comune superiore ai 10mila abitanti rispetto agli altri che hanno minor popolazione.

Fra i Comuni con l’aliquota al massimo vi sono tendenzialmente quelli di maggiori dimensioni (fatta eccezione per Aversa – 0,65%), Marcianise – 0,6%) Maddaloni – 0,6%) e Sessa Aurunca – 0,5%) e quelli che hanno dovuto fare i conti con la procedura di dissesto: Caserta, Capua, Cancello ed Arnone, Casal di Principe, Casapesenna, Castel Volturno, Maddaloni, Orta di Atella, Raviscanina, Recale, Roccamonfina, San Cipriano d’Aversa, San Gregorio Matese, San Marcellino, San Nicola Strada e Succivo.

C’è, invece, chi ha deciso di applicare l’aliquota massima ma con possibilità di esenzione in proporzione al reddito dei contribuenti, come Santa Maria Capua Vetere (8mila euro), Calvi Risorta (8.500), mentre Conca della Campania ha optato per un “incrocio” con addizionale al 0,4 ed esenzione a quota 12mila euro. Le soglie di esenzione più alte si registrano a Cesa e Parete (15mila euro), dove c’è anche una graduazione impositiva che arriva al massimo solo per i redditi superiori a 75mila euro, partendo da livelli ben inferiori.

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