Renzi incontra Juncker: “In Italia non siamo allievi”

di Gabriella Ronza

Roma – Idee concordanti è questa l’impressione che emerge dopo l’incontro tra il premier, Matteo Renzi, e il presidente della commissione Ue, Jean Claude Juncker.

Al termine del faccia a faccia a Palazzo Chigi, il presidente del consiglio ha promosso la linea di Bruxelles sulla flessibilità, spiegando di non chiedere cambiamenti. D’altra parte, Juncker ha tenuto a sottolineare che la Commissione da lui presieduta “non è un raggruppamento di tecnocrati e burocrati a favore di un’austerità sciocca”.

“Credo che sia per noi un momento importante quello della visita di Juncker. – ha dichiarato il presidente del consiglio in conferenza stampa – Gli abbiamo dato il benvenuto con una notizia. Per l’Italia siamo al record storico di infrazioni in senso di riduzione delle procedure. Siamo passati da 199 procedure di infrazione quando siamo andati al governo alle 83 di oggi”.

“Il governo è dalla parte delle regole, crede nel rispetto delle regole e fa di tutto per esser all’avanguardia” ha poi aggiunto. “Condividiamo la linea della Commissione sulla flessibilità” dice ancora il premier. “Per noi il riferimento è quello che ha scritto la Commissione europea sulla flessibilità, non chiediamo di cambiare”.

Al centro del colloquio ci sono stati ovviamente i principali nodi dell’Unione Europea: crescita e immigrazione in primis.

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