Minorenni utilizzati come corrieri della droga: 42 arresti tra Napoli e Caserta

di Redazione

Droga trasportata da minorenni per eludere i controlli. Utilizzava questo sistema l’organizzazione criminale smantellata dai carabinieri di Santa Maria Capua Vetere in una operazione coordinata dalla Dda della Procura di Napoli.

Gli arresti, complessivamente 42 (19 in carcere e 23 domiciliari), tra cui alcuni studenti del liceo classico sammaritano, sono stati effettuati tra le province di Caserta e Napoli, in particolare nel famigerato Parco Verde di Caivano, piazza di spaccio del Napoletano.

Tutti i destinatari sono indagati per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana. Tra gli arrestati anche il figlio del defunto Tommaso Cestrone, conosciuti come “l’angelo di Carditello”, un volontario che si era battuto per la salvaguardia della reggia borbonica in località Carditello di San Tammaro.

Il traffico di droga venuto alla luce partiva dalla provincia di Napoli, in particolare da Caivano, e, attraverso dei corrieri, giungeva a destinazione. Le sostanze stupefacenti venivano occultate su persone o in veicoli utilizzando minori per eludere i controlli.

Momenti di forte tensione, davanti al comando provinciale dei carabinieri di Caserta, durante l’uscita dalla caserma degli arrestati nel maxiblitz antidroga tra le province di Napoli e Caserta. Molti familiari degli arrestati, provenienti dal Parco Verde di Caivano, hanno preso a calci e pugni il cancello d’ingresso del comando e sputato contro i carabinieri, giornalisti, fotografi e operatori video che stavano riprendendo l’accaduto, nel cortile della struttura. Una donna è uscita ad eludere i controlli e si è diretta nel cortile inveendo contro i giornalisti e carabinieri ma è stata subito bloccata e riportata all’esterno.

L’INDAGINE – Dopo l’aspro conflitto tra le famiglie Fava e Bellagiò per il controllo del mercato della droga, il gruppo Fava si era disarticolato e alcuni dei suoi arrestati decidevano di collaborare con la giustizia. Così, supportati dalle loro rivelazioni, i carabinieri, tra il settembre 2013 e il febbraio 2015, avviavano un’attività investigativa dalla quale emergeva che i luoghi di appuntamento a Santa Maria Capua Vetere e nella vicina San Prisco erano piazza Mazzini, l’anfiteatro, la villa comunale, il liceo classico e le “palazzine” dove alcuni soggetti, contigui ai Fava, coinvolgevano nello spaccio di droga anche delle “nuove leve”, in particolare giovani.

L’approvvigionamento della cocaina, oltre che a Caivano, avveniva anche a Casal di Principe e Orta di Atella, tramite diversi soggetti che si dividevano i ruoli di acquisto e gestione degli stupefacenti.

La marijuana, invece, veniva coltivata nelle campagne tra i comuni di San Tammaro e Santa Maria la Fossa, occultata in campi di tabacco, dove sono state rinvenute oltre mille piante.

Tra gli episodi emersi dalle indagini, la cocaina nascosta nell’ovetto kinder di un ragazzino e l’attentato, da parte di un indagato, ad un negozio di telefonia di Orta di Atella, gestito da un altro indagato, con l’esplosione di colpi d’arma da fuoco contro le vetrine. Gesto dovuto, sembra, a questioni sentimentali dei rispettivi figli.

GLI INDAGATI – Tommaso Anzalone, Mario Capitelli, Antonio Ciaramella, Dario Cipullo, Francesco Cipullo, Danilo e Gabriele Consolazio, Adriano De Luca, Daniele Di Gennaro, Mauro Falcone, Gabriele Formisano, Vincenzo Merola, Sandro Moronese, Francesca Nappa, Valentina Palladino, Ferdinando Palmieri, Carlo Piccirillo, Antonio Santillo, Giovanna Talamo, Ivan Viggiano di Santa Maria Capua Vetere;

Giuseppe Cortese, Domenico Ferrara, Dario Piscitelli, Luca Piscitelli, Angelo Prece, di Maddaloni;

Bruno Sannino, Francesco Stellato, Giovanni Cestrone di Caserta;

Raffaele Ferrara, Alfonso Giordano di Orta di Atella;

Francesco Caterino, Giuseppe Iaiunese di Casal di Principe;

Andrea Silvestri, Tiziana Barbato, di Caivano;

Francesco Petrone, Ermanno Sorbo, di Capua;

Italia Mottola di Aversa, Luigi Belvedere di San Nicola La Strada, Alessandro Mastrantonio di San Prisco,

Umberto Diaferia di Napoli, i nigeriani Kelly Okhueleigbe, David Edordion, Cletus Fatala, Mike Isikhuenmhen.

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