Clan Bifone-Amato: 11 condanne, assolto imprenditore

di Redazione

Portico di Caserta – Si è concluso con 11 condanne e due assoluzioni il processo ai clan Amato di Santa Maria Capua Vetere e e Bifone di Portico di Caserta, considerati “satelliti” dei Belforte (“Mazzacane”) di Marcianise.

La sentenza, emessa dal gup di Napoli, riguarda il blitz che, lo scorso anno, smantellò con oltre 20 arresti i due sodalizi camorristici (guarda articolo e video).

Assolto Giuseppe D’Alizzo, imprenditore di Portico, che era accusato di aver fiancheggiato l’organizzazione criminale e custodito delle armi per conto del clan. Il costruttore è stato ritenuto vittima del clan e costretto a pagare il pizzo e non un loro affiliato. Il giudice ha ritenuto non colpevole anche Salvatore Iuliano.

Condannati, invece, gli altri undici imputati. La pena più alta (16 anni) è stata inflitta ad Alfredo Bifone mentre otto anni sono stati comminati ad Antonio Bifone (nella foto). Dodici anni di reclusione  per Giovanni Cicala, tre anni e un mese ad Antonio Barracano, sette anni a Giuseppina Di Caprio, nove anni a Francesco Di Monaco, otto anni ad Antonio Di Vilio, otto a Gerardo Petronzi, quattro a Carmine Petruolo, sei a Gaetano Tartaglione, e un anno e dieci mesi al collaboratore di giustizia Paolo Di Grazia.

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