“Bollette pazze” dell’acqua, Dongiacomo invia esposto alla Corte dei Conti

di Gabriella Ronza

San Marcellino – Nelle ultime settimane il comitato politico “Si può fare – La San Marcellino di tutti”, capeggiato dal candidato sindaco Francesco Dongiacomo, si è occupato del caso di un sollecito di pagamento a firma del responsabile area tributi relativo a un’utenza sull’acqua potabile dell’anno 2010, atto che ha sollevato diverse polemiche in quanto molti dei destinatari avevano confermato di aver pagato in modo regolare le suddette bollette idriche.

Il comitato ha discusso sulla vicenda (leggi qui) muovendosi al fine di evitare che tutti, anche coloro che nel 2010 erano stati puntuali contribuenti, pagassero il sollecito e aveva polemizzato sulla questione chiedendosi se ci fossero stati i dovuti accertamenti, in quanto l’atto sarebbe stato inviato a tutte le 2566 utenze idriche registrate.

“Si può fare”, inviando una raccomandata alla Prefettura di Caserta, alla Procura della Corte dei Conti per la Campania, alla Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo e al Revisore dei Conti, Salvatore Fattore, ha chiesto espressamente di sapere “come sia possibile che gli uffici comunali abbiano inviato solleciti di pagamento senza una verifica di accertamento; come abbiano fatto gli uffici comunali a quantificare l’importo richiesto per il 2010; come abbiano fatto gli stessi uffici a inviare solleciti di pagamento ad utenti che hanno stipulato contratti solo nell’anno 2013; a chi addebitare i costi del lavoro occorrente all’annullamento dei riferiti solleciti di pagamento per tutti gli importi non dovuti; a chi addebitare il disagio della cittadinanza e a chi addebitare tra funzionari e dirigenti comunali quanto speso (oltre 21mila euro) sia per i solleciti di pagamento non dovuti (poiché già in precedenza pagati) sia per quelli inviati alle utenze (fantasma) con contratti stipulati solo nel 2013”.

Il comitato ha, inoltre, sollecitato gli organi in indirizzo affinché, per quanto di propria competenza, avviino gli opportuni accertamenti sui fatti e le irregolarità, anche al fine di verificare la sussistenza di un eventuale danno erariale ed individuare i presunti responsabili di tale danno.

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