“Steve Jobs”, l’uomo che ha ci cambiato la vita

di Emma Zampella

È la pellicola più attesa del 2016: arriva in Italia, dal 21 gennaio, “Steve Jobs”. Una pellicola che ha trovato non poche difficoltà nella sua realizzazione data l’ostinazione della famiglia, da sempre avversa a vedere in piazza anche i lati più nascosti del geniale creatore di Apple.

Ma, come si ascolta dal trailer in italiano, si tratta di una storia che andava raccontata in quanto parte integrante dell’esistenza “dell’uomo che ci ha cambiato la vita”,

Distribuito da Universal, il film di Danny Boyle sul fondatore della Apple, Steve Jobs è un intenso ritratto dell’uomo geniale al di là del mito, con molte ombre e altrettante luci, si è rivelato un mezzo flop al botteghino americano (17 milioni di dollari, essendone costato 30) e anche l’Academy lo ha in gran parte ignorato nelle nomination pur candidando gli attori: Michael Fassbender, straordinario protagonista e Kate Winslet nella parte di Joanna Hoffman, suo braccio destro.

Scritto dal premio Oscar, Aaron Sorkin, basandosi sulla biografia di Walter Isaacson che ha venduto milioni di copie, gira intorno ad un’idea: raccontare il dietro le quinte, pochi minuti prima dell’evento, dei lanci dei tre prodotti che hanno fatto di Jobs un mito dal Macintosh del 1984 all’iMac del ’98.

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