Blitz Finanza, perquisizioni in 14 società finanziate da Banca Etruria

di Stefania Arpaia

Arezzo – Un’operazione della Guardia di finanza è scattata, venerdì mattina, ad Arezzo nelle sedi di quattordici società che hanno ricevuto fidi dall’ex Banca popolare di Etruria e Lazio e nelle quali i vertici della stessa banca avevano diretti interessi.

Il blitz, disposto dal procuratore Roberto Rossi, vuole far luce sul modo in cui il denaro concesso dall’istituto bancario sia stato utilizzato. Le società destinatarie delle perquisizioni nell’ambito dell’inchiesta della procura di Arezzo su Banca Etruria operano nei settori più diversi, dalle costruzioni di edifici alla compravendita di beni.

In corso perquisizioni e acquisizioni di documentazioni. Secondo quanto riferito da fonti locali, i militari vogliono anche risalire ai rapporti tra le società che risultano collegate tra loro attraverso il controllo intrecciato di quote azionarie.

Le 14 società sono risultate “assegnatarie di affidamenti deteriorati, ovvero interessate a qualsiasi titolo all’erogazione di essi”.

“Tutte le informazioni raccolte saranno comparate con quelle già acquisite, al fine di valutare la sussistenza di condotte omissive tese a celare interessi sottostanti fra i soggetti interessati e le società che hanno ricevuto affidamenti, non restituiti, che hanno generato una sofferenza o una perdita per la banca”, ha fatto sapere la Procura.

Intanto, i magistrati della Procura di Arezzo dovranno valutare se dietro il “buco” nel bilancio di oltre tre miliardi di euro possa ravvisarsi l’ipotesi di bancarotta fraudolenta mentre i risparmiatori che, hanno perso il denaro racimolato con grandi sacrifici, sono in attesa del risarcimento.

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