Usura nel Rione San Lorenzo, tre misure cautelari

di Redazione

Aversa – Gestivano il giro di usura nel quartiere San Lorenzo di Aversa le tre persone destinatarie di provvedimenti cautelari eseguiti, stamani, dagli agenti del commissariato di polizia normanno.

Ai domiciliari un uomo di 33 anni, Rosario Sfoco, e una donna di 43, Antonietta Zebedeo, mentre un 35enne è stato sottoposto ad obbligo di dimora. Sono tutti di Aversa e indagati per usura aggravata dallo stato di bisogno.

L’operazione, coordinata dalla Procura di Napoli Nord, trae origine dall’indagine che, lo scorso luglio, proprio nel Rione San Lorenzo, portò a diversi arresti (leggi qui), tra cui quello della 43enne oggi raggiunta dal nuovo provvedimento cautelare, del marito (ritenuto affiliato alla fazione “Scusuti” del clan Schiavone-Bidognetti) e di altre sette persone, considerate tutte dedite allo spaccio di stupefacenti.

Da accertamenti è emerso che la donna, già prima del suo arresto, curava personalmente l’attività usuraia a San Lorenzo, continuandola a svolgere in assenza del marito detenuto e avvalendosi della collaborazione di un uomo (finito ai domiciliari) ritenuto appartenente ai cosiddetti “setacciari” e dell’altra persona oggi sottoposta ad obbligo di dimora.

Nell’abitazione della donna, durante il blitz luglio, i poliziotti trovarono un “libro mastro” contenente il giro di affari che faceva capo agli indagati. Alcune testimonianze hanno permesso anche di individuare circa trenta vittime di usura, di diversa estrazione sociale, per somme che variavano da poche decine a diverse migliaia di euro.

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