Napoli-Legia Varsavia, tensioni davanti allo stadio San Paolo

di Redazione

Una goleada in campo mentre fuori, purtroppo, si sono verificati scontri, arresti e cariche della polizia. Il Napoli, con 5 reti a due contro il Legia Varsavia, chiude a punteggio pieno il girone di Europa League e con 22 gol in sei gare europee batte anche il record del Salisburgo (21 reti nel girone) dimostrando di avere un attacco di prim’ordine nonostante le assenze.

Ora gli azzurri attendono il sorteggio che potrebbe opporli ad una seconda classificata dei gironi di Europa League o ad una tra Siviglia, Valencia, Galatasaray e Shakhtar.

Intanto, dieci i tifosi arrestati per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e violazione della legge sulla violenza negli stadi: questo il bilancio degli incidenti avvenuti nei pressi dello Stadio San Paolo prima della gara, quando una cinquantina di ultras azzurri si è scontrata con la polizia. Nella notte si erano registrati alcuni tafferugli con i tifosi del Legia Varsavia.

Uno dei dieci arrestati è di nazionalità bulgara. Sono stati condannati al termine del giudizio per direttissima a tre anni e un mese di detenzione i sette ultrà polacchi che ieri sera all’aeroporto di Capodichino e nei pressi della stazione centrale, hanno assaltato un’auto con a bordo quattro giovani napoletani e si sono poi scontrati con la polizia. I supporter polacchi sono stati trasferiti nel carcere di Poggioreale.

Nel corso degli incidenti di giovedì sera, in via Chiarini, due carabinieri sono rimasti lievemente feriti. Durante le perquisizioni, gli agenti hanno trovato alcuni manganelli telescopici in acciaio lunghi circa 50 centimetri, un batticarne in metallo e dei passamontagna, mentre indosso ad un altro tifoso, un tirapugni in metallo.

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