Milano, spartivano bottino con borseggiatori rom: arrestati 2 poliziotti

di Stefania Arpaia

Milano – Facevano finta di non vedere i nomadi borseggiare turisti e passeggeri e in cambio dividevano con loro il bottino. E’ accaduto a Milano dove due poliziotti sono finiti in manette.

L’indagine svolta ha fatto emergere il coinvolgimento dei due agenti della squadra mobile di Milano che lasciavano liberi i rom in cambio di denaro. La retata è avvenuta giovedì mattina nella stazione di Milano dove 22 nomadi, soprattutto donne, sono finiti in manette per associazione a delinquere.

Secondo quanto scoperto dagli inquirenti, i borseggiatori ottenevano un bottino tra i 5mila e i 20mila euro a settimana. Tra le vittime per lo più turisti giapponesi e americani. I furti sono durati circa un anno.

L’operazione è scattata su ordine del pm Antonio D’Alessio ed è stata eseguita dagli uomini della squadra Mobile e della Polizia Ferroviaria. “Se non ci date quello che avete preso, vi togliamo i bambini e vi facciamo arrestare”, era la minaccia degli agenti che assistevano alla razzia quotidiana nelle aree libere della stazione e negli ascensori.

I furti e le spartizioni dei proventi con gli agenti sono stati documentati dalle telecamere di sorveglianza della stazione. I due agenti, che erano in servizio alla sezione di contrasto ai crimini diffusi e in particolare all’unità anti-borseggio, sono finiti agli arresti domiciliari con le accuse di concussione e falso in atti d’ufficio.

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