India flagellata da piogge. Oltre 270 i morti in un mese

di Stefania Arpaia

New Delhi – Sono almeno 270 i morti nello Stato indiano del Tamil Nadu colpito da violenti piogge che hanno provocato inondazioni, distrutto villaggi e ucciso i loro abitanti.

La zona è stata colpita da fenomeni atmosferici violenti per tutto il mese conducendo ad un elevato numero di vittime. Negli ultimi tre giorni le città del Tamil Nadu sono state letteralmente flagellate da piogge torrenziali. Le più colpite sono le città di Chennai, Kanchipuram e Tiruvallur e Cuddalore.

Diramata l’allerta dal governo locale che ha chiesto l’intervento dell’esercito per facilitare le fasi di evacuazione di almeno 100 persone. Prevista la chiusura di negozi, uffici e scuole per le giornate di giovedì e venerdì. Diffusi i problemi alle comunicazioni, specialmente alla rete elettrica. Sospesi anche tutti i voli aerei sia in partenza che in arrivo a causa dell’allagamento delle piste di atterraggio. Soppressi anche molti treni a causa dell’impraticabilità dei binari.

“Non vedevamo piogge simili da almeno 25-30 anni, quando l’elettricità è stata sospesa per una settimana. Si vedono strade allagate ovunque e il livello dell’acqua sfiora in alcune zone i 90 centimetri”, ha raccontato un uomo di uno dei villaggi colpiti.

Intanto secondo gli esperti, si tratterebbe del fenomeno atmosferico più violento degli ultimi 100 anni. Secondo un rapporto dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, l’India è tra i paesi più colpiti da disastri meteorologici e ambientali dovuti ai cambiamenti climatici.

L’ufficio meteorologico nazionale indiano prevede almeno altri due giorni di precipitazioni devastanti nella parte meridionale dello Stato, abitato da circa 70 milioni di persone. Il primo ministro indiano Narendra Modi, intervenendo alla COP21 di Parigi,in corso in questi giorni, ha attribuito la responsabilità del diluvio al cambiamento climatico in atto ed ha messo in evidenza la vulnerabilità dei Paesi tropicali come l’India alle condizioni meteorologiche che si fanno via via più estreme. La popolazione per spostarsi è costretta ad utilizzare piccole imbarcazioni.

I danni si contano in miliardi di rupie. Intanto, oltre 432 campi di soccorso sono stati allestiti per accogliere gli sfollati.

 

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