Evasione fiscale, Apple Italia accetta accordo: pagherà 318 milioni di euro

di Stefania Arpaia

Roma – Apple, il colosso informatico, ha deciso per la prima volta di ammettere l’errore commesso e di pagare. E’ accaduto alla Apple italiana che dovrà versare 318 milioni di euro all’Agenzia delle Entrate.

L’azienda di Steve Jobs è infatti accusata di evasione fiscale con un mancato versamento dell’Ires per un totale di circa 879 milioni di euro in 5 anni, dal 2008 al 2013. Nell’accordo raggiunto con l’Erario, la società pagherà almeno un terzo dell’importo. Il reato contestato dal procuratore aggiunto Francesco Greco e dal pm Adriano Scudieri è di omessa dichiarazione in base all’articolo 5 del Decreto legislativo 74/2000. 

L’accordo è stato confermato dalla Procura di Milano, che coordina l’inchiesta a carico di tre manager di Apple: il legale rappresentante e amministratore delegato di Apple Italia, Enzo Biagini, il direttore finanziario Mauro Cardaio e il manager della irlandese Apple Sales International, Michael Thomas ÒSullivan. L’azienda ha infatti sede in Irlanda dove la pressione fiscale è inferiore.

Secondo fonti della Procura, l’accordo potrebbe essere quindi un “modello da esportare” in altri Paesi europei, anche in vista di una omologazione delle regole sul trattamento fiscale. 

L’accordo prevede anche una procedura di “ruling internazionale” per determinare la percentuale delle imposte da pagare in Italia e in Irlanda. La procedura di ruling, che verrà definita in futuro e dovrebbe essere valida per i prossimi 5 anni, ha l’obiettivo di “armonizzare la posizione di società che operano in più Stati”.

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