Rapina in villa, la banda potrebbe aver utilizzato un “basista”

di Nicola Rosselli

Gricignano – Sono dell’Europa dell’Est, quasi certamente rumeni, i malviventi che nella notte di Natale hanno preso di mira la villa della famiglia Della Gatta, ubicata a cavallo tra Carinaro e Gricignano, tenendo quattro persone praticamente sequestrate per poco meno di un’ora, malmenandole.

I carabinieri della compagnia di Marcianise che, in collaborazione con i colleghi della locale stazione, coordinati dal capitano Nunzio Carbone, indagano sull’episodio, sembrano avere almeno questa certezza. Si tratterebbe, considerato come hanno agito, di professionisti e non è detto che non possa esserci un basista locale, come spesso accade in questi casi. Per il resto, invece, non sono state d’aiuto le telecamere dii videosorveglianza presenti nelle strade che portano all’abitazione, mentre a quella installata dalle vittime i malviventi hanno sottratto il dvd prima di andare via, per essere certi di non essere riconosciuti, anche se, a quanto pare, hanno agito con i volti parzialmente coperti.

Ancora incerto anche il numero dei componenti di questa banda da arancia meccanica che ha agito ponendo i quattro malcapitati, tra cui due ultra ottantenni, in condizioni di sudditanza psicologica con calci, pugni e soprattutto minacce gridate in malo modo, quasi selvaggio, tanto da atterrirli.

Si parla di sei o sette elementi, ma ci sarebbe anche qualche testimonianza contrastante che indicherebbe la presenza di sette o otto malviventi giunti con due auto di grossa cilindrata o furgoni, considerato il bottino. L’ammontare di quest’ultimo non sarebbe ancora stato determinato perché, come riferiscono gli investigatori, è ancora in corso un inventario più preciso di quanto portato via, dai gioielli alle apparecchiature elettroniche

ai vestiti dei proprietari. Alcuni di questi oggetti sarebbero stati ritrovati lungo la via di fuga dei rapinatori.

Non vi è certezza nemmeno sulla circostanza del possesso di armi da parte dei malviventi. Secondo i carabinieri ad essere armato, forse, uno solo dei rapinatori che avrebbero giocato molto sul fattore sorpresa e sulla durezza dei modi per incutere terrore ai quattro occupanti la villetta al confine tra Carinaro e Gricignano, da dove, solo un quarto d’ora prima della rapina, erano andati via numerosi familiari che avevano partecipato ad un affollato cenone natalizio, com’è tradizione in queste zone.

Buone anche le condizioni dei quattro sequestrati che, nonostante le botte subite e lo stato di prostrazione per quanto subito, hanno rifiutato il trasporto presso il pronto soccorso del vicino ospedale “San Giuseppe Moscati” di Aversa, limitandosi ad accettare le cure dei sanitari e degli ausiliari del 118 fatti giungere sul posto dai carabinieri della locale stazione dopo aver verificato le condizioni dei presenti.

Intanto, l’episodio continua ad essere oggetto di discussione nelle piazze di Carinaro e Gricignano dove questo tipo di reati si ripetono da tempo senza che si riesca a venire a capo delle bande che operano in zona.

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