“Libraria”: Vito Faenza ospite dei Giovani Democratici di Recale

di Redazione

Recale – Parole in circolo. Venerdì 18 dicembre, alle 18, la sezione “Pier Paolo Pasolini” dei Giovani Democratici di Recale presenta la seconda edizione di #LibrAria “Parole in circolo” al Cafè Bella Vita, in via Roma.

L’iniziativa avrà come ospite e protagonista Vito Faenza, noto giornalista e scrittore di Terra di Lavoro, che nella sua lunga carriera è stato, tra l’altro, redattore del giornale “L’Unità”.

La serata si presenterà sotto la forma di un’intervista-dialogo con l’autore riguardante la sua ricca esperienza professionale di vita e soprattutto le sue due opere più recenti: “L’isola dei fiori di cappero” pubblicata nel 2012 e “Il terrorista e il professore” del 2014. “Come Giovani Democratici di Recale – ha commentato Angelo Anemola, segretario della sezione Gd – dopo il bellissimo incontro con Marco Marsullo e Paolo Piccirillo della scorsa primavera, abbiamo voluto riproporre l’iniziativa #LibrAria “Parole in circolo” per cercare di stimolare ad una sempre maggiore partecipazione ad iniziative di stampo culturale e quindi sostenere in modo sempre crescente il valore della cultura all’interno del nostro contesto cittadino e contribuire alla crescita della nostra comunità. In tal senso abbiamo scelto come location per questa iniziativa un luogo di incontro comune e abituale, come può essere un bar, per cercare di arrivare a quante più persone possibile e lanciare anche un messaggio chiaro: non sono i cittadini a dover seguire la politica, ma è la politica che deve stare ben presente tra la gente e cercare di interagire con essa in maniera sempre più coinvolgente”.

“Ho sempre preferito i romanzi ai saggi, – rivela Vito Faenza – anche quando devo imparare qualcosa di nuovo. Sarà che mi trovo molto più a mio agio nelle storie romanzate, quelle che non ti forniscono solo nozioni ma collocano queste nozioni nella vita reale, tenendo conto anche degli aspetti umani e quotidiani. Sono anche convinto che ci siano degli argomenti che trattati in forma di romanzo possano arrivare a più persone in modo più diretto e deciso, rispetto a quando vengono presentati in forma di saggio”.

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