Taranto, incidente mortale all’Ilva. Lavoratori in sciopero

di Stefania Arpaia

Taranto – Incidente sul lavoro all’Ilva di Taranto dove un operaio della ditta d’appalto “Pitrellì” è morto. La tragedia è avvenuta martedì mattina.

A perdere la vita Cosimo Martucci, 49enne, di Massafra in provincia di Taranto, schiacciato da una grossa condotta metallica utilizzata per l’aspirazione dei fumi che si è sganciata dall’imbracatura, travolgendolo. Immediato l’arrivo dei soccorsi. L’uomo è morto durante il trasferimento in ambulanza.

Sul posto il personale dello Spesal, Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, dell’Azienda sanitaria locale sta raccogliendo informazioni per stabilire le cause dell’incidente. Aperta anche un’inchiesta interna per far luce sull’accaduto. Presenti anche il procuratore Franco Sebastio e il sostituto procuratore Rosalba Lopalco.

“Ancora una volta rivendichiamo duramente e fermamente le ragioni di sicurezza in fabbrica indiscutibilmente messe in discussione da tutte una serie di ritardi e carenze organizzative, più volte denunciate dalle organizzazioni sindacali”, scrivono in un comunicato i sindacati Fim, Fiom, Uilm ed Flmu annunciando lo sciopero dei lavoratori dell’Ilva e delle ditte dell’appalto fino alle 7 di domani mattina.

Francesco Rizzo, coordinatore dell’Usb, ha dichiarato: “Questo ennesimo incidente mortale è la riprova del fallimento totale della gestione commissariale, una gestione che non mette in condizione i lavoratori di operare in sicurezza e che finora ha pensato di andare avanti a colpi di falsi proclami”.

“Nel momento in cui giungeva la notizia del decesso del povero collega Cosimo – spiega Rizzo – eravamo intenti a segnalare agli enti competenti la mancanza di Dpi, i dispositivi di protezione, all’interno dello stabilimento: questa è la situazione in cui viviamo tutti i giorni nello stabilimento. E’ oramai chiaro che la gestione commissariale ci sta stritolando nella contraddizione salute-sicurezza o lavoro”. 

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