Milano, gioielliere uccide albanese dopo rapina: “Mi sono difeso”

di Stefania Arpaia

Milano – Un uomo è stato aggredito, martedì sera, mentre rientrava nella propria abitazione. Ha aperto il fuoco e ha ucciso uno dei rapinatori.

La vicenda è avvenuta nel milanese, a Lucino, frazione di Rodano. Il gioielliere intorno alle 21 è stato aggredito da tre malviventi mentre tornava a casa in scooter, all’ingresso della sua villa a due piani. Hanno minacciato moglie e figlia di 10 anni e l’uomo è stato costretto ad aprire la cassaforte.

Poi, secondo quanto riferito dagli aggrediti, le minacce sarebbero proseguite. Così Rodolfo Corazzo ha preso la pistola che deteneva legalmente e ha sparato in aria per mettere in fuga i rapinatori. Poi il secondo sparo che ha colpito uno dei malviventi, Valentin Frrokaj, 37enne di origini albanesi. Alla sua identità gli investigatori sono risaliti confrontando il dna con le impronte della banca dati Afis.

In fuga gli altri due criminali, ricercati in tutta Italia che potrebbero essere armati. Sconvolta la comunità. “E’ un paese tranquillo”, ha riferito un cittadino sottolineando i furti nella zona sono rari.

Per il procuratore aggiunto di Milano, Alberto Nobili, la sparatoria si sarebbe svolta “nell’ambito della legittima difesa”.

Frrokaj era noto negli ambienti investigativi: era stato arrestato dai carabinieri di Cassano d’Adda dopo essere evaso il 2 febbraio 2013 dal carcere di Parma.

L’albanese era anche ricercato per un omicidio commesso il 23 luglio 2007 a Brescia ai danni di un connazionale colpito con un coltello e per il quale era stato condannato all’ergastolo. Frrokaj si era reso protagonista anche di una seconda evasione, datata 7 maggio 2014, dalla casa circondariale di Palermo.

“Erano a volto coperto, parlavano italiano ma con accento straniero e hanno aggredito il mio cliente. Lui ha cercato di collaborare, ha chiesto che non fosse fatto del male alla sua famiglia ed è stato malmenato. Ha sparato un colpo in aria, prima di sparare ad uno dei malviventi per difendersi”, ha dichiarato l’avvocato difensore di fiducia di Rodolfo Corazzo.

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