“Irrational man”, la filosofia di Woody Allen al cinema

di Emma Zampella

È il ritorno alla filosofia di Woody Allen quello che è racchiuso nell’ultimo lungometraggio in uscita il 17 dicembre, “Irrational Man”. Nel cast Joaquin Phoenix, Emma Stone, Parker Posey e Jamie Blackley.

“Da quando sono piccolo, sono stato attirato, non so per quale ragione, da ciò che si chiamano generalmente le grandi questioni esistenziali – ha detto Woody Allen in merito al film passato fuori concorso a Cannes – Durante il mio percorso professionale ho fatto film che fanno ridere, che sono commedie ma anche opere più serie, oggetto di conflitti tra i miei personaggi”.

La trama. La storia prende vita e si concentra intorno all’esistenza di un professore di filosofia privo di qualsiasi interesse nei confronti della vita. L’uomo si trasferisce perciò in una cittadina: insegna in un’università dove incontra la collega Rita Richards che cerca di attrarlo a sé per mettersi alle spalle un matrimonio fallito. L’insegnante nichilista si imbatterà anche in nella studentessa più brillante del suo corso, con la quale inizierà un rapporto in principio d’amicizia. Nessuna delle due storie decolla perché Abe è ormai anestetizzato. Poi per caso arriva un incontro che gli cambia la vita. Abe ascolterà la disperata lamentela di una madre che si è vista togliere la tutela di un figlio da parte di un giudice insensibile a qualsiasi esigenza umanitaria. In quel preciso momento, il professore sente di poter fare qualcosa per quella donna e, con questo, di poter ridare un senso alla propria vita.

Con questo film, Allen torna ai temi filosofici già trattati in “Crimini e misfatti” e “Match Point”, trattandoli con la sua ben nota vena ironica e dissacrante.

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