Falso allarme bomba metro Roma. Fbi avverte: “In Italia potenziali terroristi”

di Stefania Arpaia

Roma – Allerta alla metropolitana di Roma dove alla stazione Lepanto è stato rinvenuto un pacco sospetto su una banchina in direzione Anagnina. Evacuata e chiusa la stazione e interrotta la linea tra Ottaviano e Termini. Ormai sembra che la psicosi terrorismo sia diffusa in tutto il mondo.

Terrore, giovedì mattina, intorno alle 10.45, alla metropolitana A della Capitale dove è stato richiesto l’intervento degli artificieri per un allarme bomba.

Il pacco sospetto è stato segnalato da due militari dell’Esercito, che da giorni presidiano diverse zone della città tra cui anche la metro. Il pacco è stato segnalato alle forze di polizia, che hanno fatto scattare la procedura di emergenza.

I controlli, di esito negativo, dopo un’ora, hanno permesso di riaprire la stazione al pubblico e garantire la normale circolazione dei convogli. La notizia è stata diffusa su Twitter dall’Atac.

Non è il primo falso allarme che allerta Roma. Mercoledì sera alle 21, nei pressi dell’ambasciata americana in via Veneto, una borsa scura abbandonata ha creato il caos. Mentre mercoledì mattina, altri due falsi allarmi sono scattati: uno in zona Vaticano a causa di un trolley trovato nei pressi dell’università Lumsa e l’altro in via Erba a causa del ritrovamento di una piccola scatola metallica.

Intanto, l’Fbi ha inviato alle autorità di sicurezza una segnalazione in cui vengono indicati la basilica di San Pietro di Roma, e il Duomo e la Scala di Milano come possibili obiettivi di un attentato. Indicati nella comunicazione anche i profili di 5 potenziali attentatori. Si tratta di uomini arabi residenti in Italia, su cui le forze di sicurezza stanno facendo controlli. Comunque si sottolinea che non sono stati riscontrati “segnali diretti di minacce concrete”. Scattato anche nel nostro Paese il livello rosso.

L’Fbi, riferiscono fonti locali, ha chiesto all’Italia di aumentare l’allerta al livello 2, il livello massimo che precede quello previsto in caso di attacco terroristico. Disposti una serie di posti di blocco per aumentare i controlli a persone e veicoli sospetti. Poi l’allerta a cittadini ma soprattutto a ristoratori e commercianti: “Occhi aperti. Fate attenzione”.

Paolo Gentiloni: “Sono in corso controlli sulle identità segnalate dalle forze di sicurezza americana. C’è un’allerta elevata nei posti indicati dall’Fbi e nei punti di incontro. Ma non dobbiamo farci fermare dalla paura. Serve una soluzione politica. Nessuno metterà gli scarponi in Siria: né Hollande, né Obama, né noi. Siamo pronti ad aiutare i nostri fratelli francesi ma né noi, né loro, né gli americani faremo spedizioni in Siria”.

“Contrariamente a quanto qualcuno mi aveva suggerito, io sono perchè la Prima della Scala si tenga ma poichè si tratta di un evento straordinario di portata mondiale, chiederò che ci siano straordinarie misure di sicurezza”, ha dichiarato il governatore della Lombardia Roberto Maroni.

“Con questo – ha aggiunto – non penso ad una manifestazione blindata, ma alla solita festa che Milano ogni anno ospita, comprese, se ci saranno, le eventuali contestazioni di piazza che fanno parte della tradizione della Prima”.

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