Ercolano, uccisi da gioielliere: fermati i complici dei rapinatori

di Redazione

Ercolano (Napoli) – Almeno quattro persone, forse cinque: questa la banda che lo scorso 7 ottobre tentò una rapina a Ercolano ai danni di un gioielliere di 68 anni che reagì uccidendo con la pistola regolarmente detenuta due rapinatori, Bruno Petrone, di 53 anni, e Luigi Tedeschi, di 51, entrambi pregiudicati (leggi qui). I due morirono con ancora tra le mani il bottino di 5000 euro appena strappato al gioielliere.

I carabinieri di Torre del Greco hanno eseguito un decreto di fermo della procura di Napoli nei confronti di Antonio Corvo, 60 anni, residente a Napoli, e Addolorata Esposito, anche lei napoletana di 29 anni.

Le indagini dei carabinieri, condotte dai militari di Torre del Greco attraverso i sistemi di videosorveglianza e i tabulati dei telefoni dei rapinatori, hanno consentito di individuare i ruoli svolti dai due complici. Corvo era all’interno dell’istituto di credito come ‘specchiettista’. Fu lui a segnalare ai complici in attesa fuori la vittima individuata nel gioielliere che aveva prelevato 5mila euro. La donna, che aveva accompagnato Petrone, aveva partecipato alla riunione che mise a punto l’organizzazione della rapina. I due arrestati sono rinchiusi in carcere.

I militari hanno notificato anche un avviso di garanzia nei confronti di Domenico Petrone, fratello di Bruno, che in un video aveva minacciato il gioielliere indagato. Subito dopo il duplice omicidio, invece, fu la moglie di una delle due vittime ad attaccare il commerciante: “Hai sparato per 5mila euro. Ora te li porterai sulla coscienza”.

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