Spari contro casa dell’ex sindaco Lusini: pm chiede condanne per gli autori

di Redazione

Teverola – 14 anni di reclusione per Eduardo Rega. E’ la pena chiesta dal pm della procura antimafia di Napoli, Catello Maresca, per uno dei tre presunti autori degli spari contro il portone di casa dell’ex sindaco di Teverola, Biagio Lusini. L’episodio avvenne il 18 aprile 2010, in via Garibaldi (leggi qui)

Per gli altri due imputati, Nicola Di Martino e Carmine Lanzetta, si attendono le richieste di condanna. La loro difesa ha proposto la formula del rito abbreviato condizionato ma la richiesta è stata bocciata dal giudice che ora dovrà emettere un nuovo decreto di giudizio immediato. Proprio Di Martino, 45 anni, alias “Nicola 23”, considerato il ras degli Schiavone sul territorio, è ritenuto il mandante dell’atto intimidatorio.

La sentenza è attesa per fine dicembre. L’indagine si è avvalsa delle dichiarazioni dello stesso Rega e del collaboratore di giustizia Giustino Improda, quest’ultimo che partecipò, insieme a Rega e Lanzetta, ad un altro atto intimidatorio contro Lusini, col lancio di una testa di bufala nel cortile di casa. Secondo Improda l’allora sindaco non voleva trattare con Di Martino sugli appalti a Teverola.

Il gruppo criminale fu sgominato lo scorso 18 marzo con una maxi operazione dei carabinieri del reparto territoriale di Aversa contro la fazione Schiavone del clan dei casalesi. Tra i reati contestati anche l’omicidio di Salvatore Ricciardi, 31 anni, commesso nel marzo 2010: il suo cadavere fu trovato nelle campagne di Carinaro, semicarbonizzato, all’interno di una Renault Clio data alle fiamme. Omicidio ordinato, come scaturito dalle indagini, da Nicola Di Martino poiché Ricciardi aveva deciso di compiere un’attività estorsiva per proprio conto. Contestati anche tre tentati omicidi. (GUARDA ARTICOLO E VIDEO)

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