Niente ascensore, Benito: “Mia moglie prigioniera in casa”

di Antonio Arduino

Aversa (Caserta) – “Abitiamo al terzo piano delle palazzine Unra Casas, secondo lotto, dove non c’è ascensore. Per un ictus che l’ha colpita anni fa mia moglie non cammina più, è su un a sedia a rotelle 24 ore su 24. Ho bisogno di un montascale perché possa uscire dall’isolamento a cui è costretta per l’impossibilità a uscire di casa, ho quasi ottanta anni, non abbiano figli e portarla su e giù a braccia non è possibile”.

Questa la richiesta fatta circa tre anni fa, alle autorità comunali e sanitarie preposte a dare sostegno ai diversamente abili, da Benito Liscapate per la settantatreenne moglie, ex sarta.

Fino ad oggi non c’è stata risposta, solo “chiacchiere” – dice – malgrado esista una legge per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

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