Il sito Ficocella abbandonato al degrado: la denuncia di Piazza

di Redazione

Mondragone – E il sito “Ficocella” può attendere! La coppia fedifraga Cennami/Schiappa ancora una volta predica bene ma razzola male!

Desta clamore il perdurante abbandono del sito Ficocella, dove giace una vasta area che all’epoca della crisi dei rifiuti in Campania e su indirizzi dati da Delibera di Giunta Regionale dell’allora governatore Bassolino, fu realizzato un sito di stoccaggio di rifiuti urbani, per fortuna, mai entrato in funzione.

L’Amministrazione del ribaltone in questi anni non è stata capace di portare a termine nessuna azione degna di questo nome.

In un primo momento il sito fu utilizzato come area di deposito degli automezzi per la raccolta dei rifiuti urbani senza avere – tuttavia – alcuna caratteristica che soddisfacesse i requisiti minimi necessari (w.c., docce e spogliatoi per gli operai), in un secondo momento doveva diventare l’isola ecologica della città con fondi comunali, in seguito tramutati in fondi regionali, salvo poi presentare il relativo progetto di riqualificazione oltre il termine di scadenza del bando. Insomma una navigazione a vista che non ha portato da nessuna parte.

Ed oggi, dopo aver speso decine di migliaia di euro per la costruzione di un muro di recinzione in cemento armato – senza alcun cancello che ne impedisca l’accesso a chiunque –, è tutto abbandonato alla mercé di incivili che approfittano della mancata vigilanza per riversare materiale di ogni specie.

Fanno bella mostra di se scarti provenienti da costruzioni, gli immancabili materassi, pneumatici fuori uso, suppellettili e guaina bituminosa. Ma la cosa che desta più allarme e che potrebbe provocare un danno irreparabile all’ambiente, è la presenza di un grosso quantitativo di lastre di amianto abbandonate al suolo senza alcuna protezione. E’ tristemente noto, infatti, che la polvere di amianto è quella più pericolosa perché si deposita in modo invisibile su ogni cosa e può essere facilmente respirata.

Ma il paradosso dei paradossi di questa amministrazione traditrice della volontà popolare è che recentemente ha deliberato di costituirsi parte civile contro chiunque arrechi danno all’ambiente, non curandosi poi, nei fatti, che è essa stessa protagonista di una possibile offesa all’ecosistema.

Come dire, per Cennami e Schiappa vale l’aforisma popolare “Fa’ quello che il prete dice, non quello che il prete fa”.

Il consigliere comunale Giuseppe Piazza

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