Doppi turni al “Mattei”, il dirigente richiama Provincia alla responsabilità

di Antonio Arduino

Aversa – Giuseppe Manica, dirigente scolastico del “Mattei”, torna alla carica con i rappresentanti istituzionali preposti a garantire il diritto allo studio dei giovani che frequentano l’istituto d’istruzione superiore specializzato nel settore turistico di cui è responsabile per ottenere gli spazi necessari ad ospitare circa 500 studenti sfrattati dalla sede succursale di via Di Jasi per la disdetta della locazione decisa dalla Provincia.

Lo fa richiamandoli al rispetto dei loro doveri, ricordando, in particolare al presidente della Provincia di Caserta, Angelo Di Costanzo, l’obbligo che ha l’Ente di assicurare una sede a chi frequenta gli istituti scolastici d’istruzione superiore di cui la Provincia ha competenza diretta. Cosa che per il ‘Mattei’ non sarebbe stata fatta essendo stata disdetta la locazione dello stabile che ospitava la succursale frequentata da circa 500 studenti, obbligati dall’inizio dell’anno scolastico ad accettare un doppio turno che riduce l’efficacia dell’insegnamento effettuato presso la sede centrale, creando problemi anche di sicurezza per la collocazione della struttura.

“Facendo seguito alla pregressa corrispondenza riguardante la richiesta fitto/acquisto locali siti in via Cirigliano per allocazione sede succursale, e considerato che a tutt’oggi – scrive in una nota indirizzata al presidente della Provincia di Caserta, al consigliere delegato alla Pubblica istruzione, al direttore generale e dirigente dell’Ufficio Istruzione, al dirigente dell’Area Edilizia scolastica – non si è provveduto ad individuare la sede per ospitare la sede succursale (frequentata da più di 500 alunni per un totale di 25 classi), costringendo questa istituzione scolastica ad attivare turni pomeridiani alternati presso la sola sede centrale di via Gramsci, si chiede di verificare la possibilità di fitto/acquisto dei locali siti in via Cirigliano, già oggetto di apposito protocollo d’intesa tra codesto Ente, l’istituzione scolastica e la proprietà, anche alla luce della sopravvenuta disponibilità di massima fornita dal commissario del Comune di Aversa ad affrontare e risolvere le problematiche che all’epoca ne ostacolarono l’allocazione, ovvero l’autorizzazione ad effettuare i lavori di adeguamento funzionale per attività scolastiche”.

Manica coglie l’occasione per ribadire che “i turni pomeridiani alternati stanno trovando l’avversione e l’ostilità dell’utenza e delle famiglie, nonché del personale in servizio, in quanto I’ubicazione della sede centrale di via Gramsci è in zona isolata e periferica, ovvero non illuminata, priva di segnali e con carenze di mezzi di trasporto pubblico. Ciò si sta traducendo in forti e negative ripercussioni sull’offerta formativa dell’Istituto e sulla qualità dei processi di educazione-istruzione che sono notevolmente condizionati dall’orario pomeridiano-serale”.

In pratica, da quanto si legge nella nota di Manica, il comportamento delle istituzioni che dovrebbero garantire il diritto all’istruzione non sembra essere in linea con la realizzazione di quella “buona scuola” sognata dal governo Renzi.

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