Renzi: “Rotto il rapporto tra Marino e la Città”. Ok a Primarie

di Redazione

Roma – “Non abbiamo ancora trovato la soluzione per consentire di andare in pensione un paio d’anni prima. Se si interviene sulle pensioni senza saggezza si fa danno, quindi proporremo la soluzione nel 2016 quando i numeri saranno chiari”. Lo ha annunciato Matteo Renzi a “Che tempo che fa”, confermando che non sono previste nella stabilità misure strutturali sulla flessibilità in uscita. Nella stabilità ci sarà invece “una misura ad hoc per portare in Italia 500 professori universitari anche italiani. Un modo per attrarre i cervelli con un concorso nazionale basato sul merito e gli diamo un gruzzolo per progetti di ricerca”.

Il premier ha confermato poi che con la legge di stabilità “toglieremo la Tasi e l’Imu”, e che sarà ridotta l’Ires e saranno previsti “i superammortamenti” per le aziende che investono in beni strumentali. Poi ha aggiunto: “Non voglio dire che è una storica riduzione delle tasse, ma è interessante”. E ha sottolineato: “Se Berlusconi avesse ridotto le tasse io sarei stato contento, ma l’ha detto ma poi l’ha lasciato sul posterone”. Le coperture per tagliare le tasse arriveranno “dai costi standard, dalla riduzione delle spese e dalla lotta all’evasione fiscale”, a partire dagli accordi raggiunti con Svizzera, Vaticano e Liechtenstein.

Parlando di primarie a Roma per scegliere il futuro candidato dem dopo le dimissioni di Ignazio Marino, Renzi non ha chiuso sulle primarie. Anzi. “Il sindaco lo scelgono i romani – ha detto – Credo che se c’è una cosa sicura è che non posso essere io a scegliere il sindaco. Se siamo il partito delle primarie i romani lo scelgano”. Ma ha anche ammonito: “Speriamo scelgano bene. Facciamo bene attenzione”.

E sulla caduta di Marino ha commentato: “Non so se si è rotto qualcosa tra il Pd e Marino, lui vinse le primarie un po’ a sorpresa, le vinse contro una bella parte del Pd romano. Forse più che con il Pd si è rotto il rapporto tra l’amministrazione e la città”. Per Renzi si deve cogliere “l’occasione del Giubileo per fare delle cose utili per la città: far funzionare la metropolitana, tappare le buche nelle strade, gestire la quotidianità. Questo è l’abc del sindaco”.

Quanto al commissario per la fase di transizione pre-elettorale “Sabella è un ottimo nome, è un magistrato e ha fatto un grosso lavoro sulla legalità. Il nome del commissario lo deciderà il prefetto di Roma. Io però mi auguro che nei prossimi mesi chiunque possa dia una mano, prima di discussioni tra correnti viene Roma”.

Confermata la volontà di andare avanti sulle unioni civili. “Spero in settimana cominci la discussione. Ora il ddl è in commissione, speriamo di andar presto in Aula. C’è il punto aperto delle ‘stepchild adoption'”, ha detto Renzi. E ha aggiunto: “Condivido le ‘stepchild adoption’ ma mi interessa portare a casa il risultato. Domani ci vediamo con la parte della coalizione meno convinta e discutiamo. Comunque si fanno”.

Certificati i rapporti gelidi con Berlusconi. “Non mi parla più, si è offeso” dopo la vicenda dell’elezione del presidente della Repubblica, ha tagliato corto Renzi.

Quanto a possibili bombardamenti italiani in Iraq “la decisione non è presa. In linea di principio che si possa intervenire con le armi in certe situazioni è un dato di fatto ma la situazione irachena non ha queste caratteristiche almeno per il momento” ha detto Renzi. “Per ora non è questione all’ordine del giorno”, ha assicurato il premier.

Sul fronte immigrazione Renzi ha sottolineato che “stanno cambiando le regole”. E che “negli ultimi mesi in Ue anche Hollande e Merkel stanno arrivando sulla posizione italiana”. E si tratta di “un cambiamento radicale”. L’obiettivo dell’Italia è “accogliere e portare sviluppo” a partire dall’Africa. E ha assicurato: “Tra 20 anni saremo leader in Africa per portare sviluppo, per evitare anche che in Africa ci rimangano soltanto i cinesi”.

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