Omicidio D’Amico, l’auto dei killer e il ‘No’ al clan De Micco

di Redazione

Napoli – Nuovi sviluppi nell’omicidio di Annunziata D’Amico, la sorella dei boss Giuseppe e Antonio D’Amico, entrambi detenuti, freddata in un agguato compiuto nel rione Conocal del quartiere Ponticelli di Napoli.

L’auto dei sicari, durante la fuga avrebbe tamponato l’auto di una donna, ferma ad un semaforo, centrandola alla fiancata destra, per poi ripartire di corsa. Un’auto, di colore nero, come riferito dalla automobilista, che corrisponde ad una Suzuki Swift nera trovata incendiata domenica mattina in una zona di confine tra Ponticelli e Poggioreale.

Ma quella della donna tamponata non è l’unica testimonianza messa agli atti nell’inchiesta che punta a fare chiarezza sulla morte della D’Amico. L’esecuzione potrebbe essere stata decisa dai vertici della cosca De Micco per il controllo del monopolio delle piazze di spaccio nel quartiere. Negli ultimi giorni ci sarebbe stato l’ultimatum dei Micco: i D’Amico dovevano versare una tangente per continuare a gestire la piazza di spaccio nel rione Conocal. La sorella dei boss avrebbe detto di no e da qui la decisione di ucciderla.

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