Migrante colpito da proiettile di rimbalzo, muore al confine tra Bulgaria e Turchia

di Stefania Arpaia

Sofia – Un migrante è rimasto ucciso, giovedì sera, alla frontiera tra Bulgaria e Turchia nei pressi di Sredets, dopo uno scontro con le forze dell’ordine. 

Era stato fermato dalle guardie bulgare, l’uomo di origine afghane ucciso da un proiettile di rimbalzo. La vittima, secondo quanto riferito da fonti locali, aveva fatto resistenza alle forze dell’ordine insieme ad altri migranti che tentavano di superare il confine.

Le guardie, per spaventarli e richiamare all’ordine, hanno sparato in aria ma un proiettile ha colpito il clandestino. Nello zaino dell’uomo, ha fatto sapere il ministro dell’Interno bulgaro Gheorghi Kostov, sono stati trovati due cellulari e una pistola.

“I tre uomini della polizia di frontiera che hanno fermato il gruppo di migranti clandestini meritano una medaglia”, ha dichiarato Valeri Simeonov, presidente del partito Fronte nazionale per la salvezza della Bulgaria, in un’intervista al canale televisivo BTV. “Il gruppo dei clandestini – ha aggiunto – era composto non certo da profughi che scappano dalla guerra ma da avventurieri armati”.

I militari hanno dovuto bloccare 54 persone, per lo più uomini tra i 20 e i 30 anni, che tentavano di fuggire.

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