Messina senza acqua da 6 giorni per guasto condotta: esplode polemica

di Stefania Arpaia

Messina – La città siciliana di Messina è da 6 giorni senza acqua e dovrà attenderne altri 6 per riaverla. Il tutto a causa di un guasto nella condotta di Fiumefreddo di Sicilia provocato da una frana avvenuta lo scorso sabato a Calatabiano, in provincia di Catania.

E’ subito polemica sui social network. “Una situazione assurda”, lamentano i cittadini. “Messina è senza acqua! Inaccettabile nel 2015! Si faccia qualcosa subito! Comune, Provincia, Regione, Governo”, scrive su twitter lo showman siciliano Rosario Fiorello.

“Nel 2015 – aggiunge – non si può lasciare un’intera città senz’acqua per così tanto tempo. Immagino anziani, bambini, persone diversamente abili in preda al panico nel trovare rubinetti vuoti. Una situazione insostenibile, intollerabile, gravissima che merita attenzione e impegno serio e tempestivo da parte delle Istituzioni a Roma e Palermo”.

Intanto, l’Anam, Azienda meridionale acque Messina che gestisce la rete idrica, ha fatto sapere che sarà necessario altro tempo per riparare il guasto. Nella giornata di mercoledì infatti si sono verificati nuovi problemi con altri smottamenti vicino la condotta danneggiata che è stata nuovamente ricoperta di fango e ha costretto i tecnici a fermare i lavori. 

In una nota dell’Anam si legge che: “Pur essendosi concluse le operazioni per la riparazione della condotta nel pomeriggio di mercoledì 28 ottobre, i tecnici presenti sul luogo per testare l’immissione in funzione della tubazione, hanno rilevato una significativa attività del fronte franoso che non consente di mettere in rete l’acqua per servire la città di Messina. Per questo, si ritiene necessario porre in essere tutte le azioni a tutela dell’incolumità delle popolazioni interessate dai disagi e dai pericoli incombenti e, nelle more, di non dare corso alla normale immissione in esercizio della rete idrica a partire da Fiumefreddo”.  

Chiesto dal sindaco della città, Renato Accorinti, la proclamazione dello stato di calamità naturale. Chiuse scuole, università e uffici pubblici per evitare l’insorgere di problemi igienico-sanitari.

Nel frattempo, i cittadini si accalcano alle uniche cisterne e fontane funzionanti in città. La situazione potrebbe peggiorare nei prossimi giorni a causa del maltempo che raggiungerà la Sicilia e che potrebbe allungare la tempistica necessaria per risolvere il guasto.

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