Marcello Veneziani e la “Lettera agli Italiani”

di Redazione

Napoli – “L’Italia ha una forte identità che è la storia del Paese, la sua lingua, il suo carattere e la sua cultura. L’Italia è la nostra Patria, e dobbiamo amarla perché pure le Patrie possono morire d’indifferenza”.

Con queste parole si è concluso, al Foyer del Teatro San Carlo, il “Comizio d’amore” di Marcello Veneziani, prima tappa del tour italiano organizzata dall’associazione “Polo Sud”, presieduta da Amedeo Laboccetta.

Accompagnato dalle letture dell’attore Luca Violini e dai filmati del regista Marco Bragaglia, Veneziani ha accompagnato i 500 ospiti della serata in un viaggio che – ha spiegato lo scrittore – “fonda la dimensione privata dell’amore con quella pubblica del comizio, l’ultimo evento di massa a cui noi abbiamo assistito negli anni scorsi”. “La Patria non è contrapposta alla globalizzazione ma è anzi la radice, il punto fermo che ti consente di confrontarti con l’altro”.

“Abbiamo deciso di inaugurare la nuova stagione culturale dell’associazione ‘Polo Sud’ – ha commentato Laboccetta – attiva ormai da vent’anni in città e nel resto d’Italia con un grande intellettuale che ci ha spiegato chi siamo e chi possiamo essere attraverso un eccezionale monologo tratto dal suo ultimo libro, ‘Lettera agli Italiani’”.

“‘Polo Sud’ dedicherà, ogni mese, una serata all’analisi e all’approfondimento di fatti e personaggi che stanno cambiando il nostro modo di vivere la realtà che ci circonda. Vogliamo riportare Napoli al suo ruolo di grande capitale della cultura – ha concluso il presidente dell’associazione – oltre che di guida della regione mediterranea perché solo le radici profonde non gelano”.

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