Ferrara, madre cambia asilo alla figlia perchè assistente ha la sindrome Down

di Stefania Arpaia

Ferrara – Scandalo a Ferrara dove la mamma di una bambina ha deciso di farle cambiare istituto perchè l’assistente della scuola è affetta dalla sindrome di Down.

Il fatto è stato segnalato dalla direttrice dell’asilo che ha denunciato come la madre della piccola, di 10 mesi, da pochi giorni alunna in quell’istituto e in piena fase di inserimento, abbia deciso di farle cambiare scuola. Il motivo della decisione, ha spiegato la preside, è che una delle assistenti ha la sindrome di Down.

“La donna ha tutte le carte in regola per svolgere quel lavoro – ha sottolineato la responsabile dell’asilo – La signora mi ha telefonato alle 8 per chiedermi, con tono piuttosto alterato, perché non le avevo comunicato che nel nido lavorava, come mi ha detto la signora al telefono, “quella ragazza lì”. Si tratta di un’assistente di 37 anni, che ha prestato servizio per otto anni in una scuola della città e per sei in questo nido, dove è arrivata dopo che un centro specializzato nell’inserimento lavorativo delle persone con sindrome di Down, il Cepim di Genova, ha approvato il mio progetto”, ha raccontato.

“L’ausiliare non gestisce i bambini che sono seguiti direttamente dalle educatrici”, ha aggiunto. La responsabile ha poi raccontato di aver incontrato la mamma il giorno seguente. “Ci siamo viste alle 9,30 e quando le ho chiesto di spiegarmi qual era il problema la signora mi ha detto che non voleva che sua figlia stesse nell’asilo con “quella ragazza””.

“Ritengo – ha proseguito – che quelle parole esprimano un atteggiamento inaccettabile verso una persona autonoma, preparata per svolgere i compiti che le sono stati assegnati e della quale nessuno, da quando è qui, si è lamentato. Fra l’altro quando l’assistente ha sentito che era lei il motivo dell’incontro se n’è andata a casa, era molto agitata. Ma tornerà qui a lavorare, ha tutta la nostra fiducia. La sua famiglia valuterà eventuali danni morali, noi, penso, interpelleremo un legale”.

La madre ha giustificato la propria decisione affermando che non accetta la presenza nell’asilo di un’ausiliaria dalla quale non si sente adeguatamente garantita.

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