Ddl Boschi, il Senato ha approvato definitivamente l’articolo 2

di Redazione

Dopo l’animata seduta di venerdì, il Senato ha approvato definitivamente l’articolo 2, che stabilisce la futura composizione di Palazzo Madama. I sì all’articolo sono stati 160, i no 86, mentre una persona si è astenuta.

In precedenza era passato l’emendamento Finocchiaro che recepisce l’accordo tra maggioranza e minoranza Pd. Secondo la norma, i senatori-consiglieri regionali dovrebbero essere ratificati dai “parlamentini” locali sulla base di listini ricavati dalle indicazioni degli elettori.

L’articolo 2 stabilisce che il futuro Senato sarà “composto da novantacinque senatori rappresentativi delle istituzioni territoriali e da cinque senatori che possono essere nominati dal Presidente della Repubblica”. A eleggerli saranno i Consigli regionali scegliendoli “tra i propri componenti e, nella misura di uno per ciascuno, tra i sindaci dei Comuni dei rispettivi territori”.

Ma la scelta dei Consigli regionali, per quanto riguarda i senatori-consiglieri, dovrà essere “in conformità alle scelte espresse dagli elettori per i candidati consiglieri in occasione del rinnovo dei medesimi organi, secondo le modalità stabilite dalla legge” elettorale che dovrà essere varata successivamente. La ripartizione dei seggi tra le Regioni sarà “in proporzione alla loro popolazione”, e nessuna Regione potrà avere meno di due senatori, come due ne avranno le Province autonome di Trento e Bolzano.

L’approvazione dell’emendamento Finocchiaro, che conferma il Senato espressione degli enti territoriali ma introduce il coinvolgimento degli elettori nella scelta dei senatori, “non è una sconfitta di una parte”, cioè di quanti proponevano il Senato delle garanzie. Lo ha sottolineato la stessa Finocchiaro, intervenuta nell’Aula di Palazzo Madama subito prima che il suo emendamento fosse votato e approvato.

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