Solo e malato, Antonio vive da clochard attaccato a bombola di ossigeno

di Antonio Arduino

Aversa – Da oltre mese vive e dorme in un vano esistente in un edificio di viale Europa, tra l’ufficio postale e la farmacia. In quel vano ha sistemato il suo letto organizzato con qualche coperta necessaria a proteggersi dal freddo e da una scatola di cartone che di notte gli serve da materasso e di mattina si trasforma in una specie di cassapanca dove conserva le coperte prima di uscire alle quattro inforcando la sua bicicletta per raggiungere il mercato ortofrutticolo dove si guadagna da vivere.

È Antonio, un uomo di 57 anni, laringectomizzato, cosicché la difficoltà a parlare e necessità di far uso periodico di ossigeno che prende da una bombola offertagli dal responsabile della farmacia per sostituire la sua che, qualche tempo, era stata rubata.

Vorrebbe averlo letto per dormire al caldo e potrebbe averlo facendo riferimento alle strutture cittadine che ospitano i senzatetto ma vi ha rinunciato da tempo perché dice, per quanto si riesce a capire, che non consentirebbero l’uscita alle quattro del mattino.

Questo gli impedirebbe di guadagnarsi da vivere. Così deve rinunciare e restare all’aperto, malgrado l’inverno sia ormai alle porte.

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