Musica e beneficenza al Chiostro di San Francesco

di Redazione

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Aversa – Serata enogastronomica di beneficienza tenutasi il 3 ottobre, giorno di San Francesco, al Chiostro francescano di Sant’Antonio, con la musica classica napoletana della “Fagnoni Music School”, composta da Mario Monti, Ciro di Lonardo, Francesco Fagnoni, Antimo de Paola, Paolo Fagnoni, Antimo de Paola, Paolo Fagnoni, Roberto Fagnoni e i giovanissimi Francesco Privitera, Marica Tirozzi e Paola Pezone.

A condurre Stefano di Grazia, che ha commentato: “Serata indimenticabile insieme a grandi artisti della musica che hanno modo di diffondere le loro maestrie musicali da piazza Marconi, sito della loro sede, in poi. Dico sempre: Avere una bella voce è un dono, cantare fa parte di uno studio”.

Cultura partenopea, dunque, parafrasata in canzoni come Indifferentemente, Chella llà, Luna rossa, A città e Pulecenella, Carcere e mare, A Sunnambula o Guaglione, Malafemmena, L’arte do’ sole, Passione Eterna, O’ Suspiro e tante altre melodie intramontabili.

Simpatico e arguto l’intervento del giovane Privitera. Alla domanda: “Che sensazione provi al primo esordio”, ha risposto: “Debutterò con ‘Mala femmena’ di Totò. Se c’è stata una motivazione personale? Assolutamente no. Ogni particolare sentimentalismo potrà aiutarmi solo a garantire una riuscita maggiore”.

In un fare di pacata convivialità si sono assaporate le prelibatezze diligentemente preparate e confezionate dalle tante cordiali donne di buona volontà che aleggiano in questo circuito caritatevole di fratellanza francescana. Succulenti pietanze: pasta e patate, gnocchi al ragù, salsiccia e patate, wurstel e patatine fritte, crocché di patate, gateau di patate, graffe e vino asprinio di Aversa.

Il Frate francescano Gianfranco ha detto: “Ho voluto condividere con voi questo momento di festa, trascorrere alcune ore di pace, serenità e letizia in un chiostro finalmente riportato al giusto restauro. Questo momento di fraternità fa parte del triduo di preghiere che abbiamo vissuto in preparazione alla festa di San Francesco. Poco fa in chiesa abbiamo celebrato il transito, il momento in cui San Francesco cantando va incontro al Signore risorto. Il tutto conferisce dignità e valore al sentito stare insieme”.

Gran finale con fuochi di artificio: sguardi rivolti in alto, luci scintillanti, piacere di essere insieme sentitamente e musicalmente.

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