L’ex Ufficio Postale tra rifiuti e topi: emblema di inciviltà

di Nicola Rosselli

Aversa – “Siamo di fronte ad uno scempio nella sua totalità: porte e finestre aperte ovunque (tant’è che un nostro condomino mise un lucchetto con catenaccio al cancello principale per evitare che entrassero drogati, teppisti per fare graffiti, senzatetto in cerca di un riparo)”.

A parlare uno dei residenti nel condominio che confina con quello che è stato sino a qualche anno fa l’ufficio postale principale di Aversa, in via Vittorio Veneto, a pochi passi dalla casa comunale, in pieno centro.

“Acqua che si impantana sulla terrazza; i rampicanti che hanno cannibalizzato l’edificio le rampe di discesa. – continua il giovane, infervorandosi – Immondizia maleodorante e rifiuti vari depositati ovunque, da qualche giorno anche nel piccolo spiazzo antistante il cancello principale (con tanto di materassi e indumenti logori), dove le persone tendono spesso a scaricare i sacchetti di pattume, per non parlare dell’uso a parcheggio che ne fanno. Tutta questa sporcizia comporta un pessimo odore e attira animali e insetti di ogni tipo: dalle zanzare alle blatte, dai topi ai gatti (questi ultimi, randagi, vengono anche sfamati da qualcuno che abbandona il cibo in strada)”.

Ma c’è di più. Specialmente dopo che sono calate le classiche prime ombre della sera, la ex Posta viene usata anche come orinatoio da qualche passante (come testimoniato da qualcuno che è stato testimone) e persino come luogo dove portare i cani per soddisfare i loro bisogni abbandonati, poi, sul posto.

Insomma, si tratta di una zona franca dove ognuno fa quel che vuole con l’intento di renderla sempre più una cloaca . La proprietà del bene, a quanto pare, è delle Poste Italiane che, forse, hanno anche dimenticato di possedere un immobile in pieno centro cittadino, divenuto emblema di inciviltà.

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