Estorsioni sul litorale domizio: in carcere affiliato al clan Bidognetti

di Redazione

Castel Volturno – Gli agenti della squadra mobile di Caserta hanno catturato, a Castel Volturno, per concorso in estorsione continuata, aggravata dal metodo mafioso, Salvatore Stasi, 41enne, ritenuto affiliato alla fazione Bidognetti del clan dei casalesi. Deve espiare una pena definitiva di tre anni e sette mesi di reclusione, come stabilito dalla Corte d’Appello di Napoli.

La condanna costituisce l’epilogo dell’operazione “Hot Beach”, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli che, nel novembre 2011 portò all’arresto di cinque persone, tra le quali Stasi (clicca qui)

Le indagini svelarono l’alleanza stretta dal clan Bidognetti, in quel periodo falcidiato dalle numerose operazioni di polizia che seguirono alla stagione stragista di Giuseppe Setola, ed esponenti dei clan napoletani Mallardo di Giugliano (Napoli) e Licciardi di Napoli-Secondigliano per mantenere il controllo delle attività estorsive sul litorale domitio.

L’attività investigativa, supportata anche dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, tra i quali Francesco Diana, reggente della consorteria camorristica nel periodo immediatamente successivo alla cattura di Setola, consentirono la ricostruzione di molti episodi estorsivi perpetrati dagli indagati, tra l’estate del 2009 ed il 2010, ai danni di numerosi gestori di stabilimenti balneari insediati sul litorale domitio, di commercianti ed imprenditori attivi nel comprensorio.

In particolare, i gestori degli stabilimenti balneari erano costretti   versare al clan Bidognetti tra i 2000 e 3000 euro ogni stagione. Una delle vittime, che inizialmente si era rifiutata di pagare, venne condotta con la forza nell’abitazione di un fiancheggiatore e minacciata con una pistola.

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