Concerto Terra dei Fuochi, Costanzo deluso: “Scarsa partecipazione”

di Gabriella Ronza

San Marcellino – Non si placano le polemiche sul concerto di beneficenza di martedì 29 settembre che si è svolto nello stadio comunale di San Marcellino.

L’evento era stato organizzato grazie alla collaborazione dell’associazione “Terra dei Fuochi – Caserta” e ha compreso la presenza di alcuni celebri cantanti del mondo partenopeo, oltre che dell’associazione Aima – Cive (Associazione internazionale mondo animali – Corpo internazionale vigilanza eco zoofila) e dell’associazione Alleanza Carabinieri.

Il costo del biglietto era di due euro e l’intero ricavato è stato devoluto all’Associazione contro le Leucemie e i Tumori dell’Infanzia (Aclt) dell’ospedale Pausilipon di Napoli.

Nicola Costanzo, presidente di “Terra dei fuochi – Caserta”, organizzatore assieme ad Ilaria Puocci (manager dei cantanti), si è detto soddisfatto per il modo in cui l’evento è stato strutturato e per la disponibilità degli ospiti, ma profondamente amareggiato per la scarsa partecipazione dei cittadini.

“La delusione è stata che per un evento del genere, il primo in assoluto di beneficenza fatto a San Marcellino, c’erano pochissime persone” ha affermato. “Di cittadini del mio paese – ha aggiunto – ve ne erano davvero pochi, circa una 50ina, mentre ho visto persone venire da posti molto più lontani come Caivano, Santa Maria la Fossa, Aversa, Trentola e, perfino, Napoli. Era per una giusta causa… Mi aspettavo molto più entusiasmo”.

La polemica, tuttavia, non si ferma alla sfera sociale ma si estende anche a quella politica. “Non abbiamo avuto aiuto politico di nessun genere, solo critiche. Inoltre, sono venuti i vigili a fare delle foto e noi non abbiamo ancora capito il motivo”, racconta Costanzo. “Il nostro paese – sottolinea – deve essere maggiormente sensibilizzato, l’evento era il modo migliore per divertirsi e fare qualcosa di buono. Naturalmente, ringrazio di cuore tutti coloro che hanno partecipato”.

Intanto, sui social, alcuni cittadini si sono giustificati dando la “colpa” alla data, 29 settembre, festa degli arcangeli Raffaele, Michele e Gabriele, che non ha permesso a molti di partecipare al concerto.

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