Napoli, la Fondazione De Filippo affronta la devianza giovanile

di Redazione

Napoli – A conclusione delle celebrazioni per il trentennale della scomparsa del grande maestro Eduardo De Filippo, il figlio Luca con l’associazione intitolata al drammaturgo ha dato vita ad un convegno sulla devianza giovanile, per individuare azioni concrete di contrasto al fenomeno.

Relatori e partecipanti hanno ascoltato il discorso di insediamento di Eduardo dopo la nomina a senatore a vita, il 23 marzo 1982. Una lezione ancora attuale, tesa al reinserimento dei minori che hanno trasgredito le leggi, nella società, con un sistema penale incentrato sull’insegnamento didattico e lavorativo.

A concludere la prima sessione di lavori, l’arcivescovo metropolita di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, che nel corso della giornata si è soffermata in particolar modo con alcuni giovani di una scuola napoletana.

Luca De Filippo riaccende i riflettori sulla prevenzione della delinquenza giovanile, emergenza irrisolta a 30 anni dalla legge voluta da Eduardo. “Bisogna riaprire gli occhi sulla devianza giovanile. – spiega al teatro Augusteo – Servono sponsor lungimiranti e borse di studio e lavoro per allontanare questi ragazzi dal loro ambiente. Ci deve muovere almeno l’egoismo: se riusciamo ad aiutarli vivremo meglio anche noi”.

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