Maltempo, altri due morti nel Beneventano. A Tivoli persone salvate sui tetti

di Redazione

Due persone sono morte per cause legate al maltempo nel Beneventano. Sale così a cinque il bilancio delle vittime delle forti piogge che dopo aver battuto Abruzzo e Lazio si sono spostate sulla Campania. Mercoledì un uomo è morto a Tagliacozzo, nell’Aquilano, colpito da un fulmine, mentre una donna è stata travolta da una frana. In Ciociaria, un 51enne è stato “inghiottito” con la sua auto da una voragine.

Al momento le vittime accertate a Benevento sono due, un uomo e una donna. Quest’ultima, una 70enne, è stata travolta dall’acqua nella propria abitazione a Pago Veiano. Nella contrada Varoni di Montesarchio, il titolare di un deposito è morto invece per un malore mentre ripuliva lo scantinato allagato.

“Per fronteggiare l’emergenza è in arrivo l’esercito”. Così il sindaco di Benevento, Fausto Pepe, che parla di una “intera città martoriata”. “Nella zona alta ci sono stati smottamenti – ha spiegato – mentre la zona bassa è sommersa dall’acqua per l’esondazione dei fiumi Calore e Sabato. Stiamo lavorando per arginare i danni alle”.

Situazione critica nella città di Benevento, e in altri centri della provincia, a causa delle abbondanti piogge della notte. Nel capoluogo sannita, a seguito alla tracimazione per oltre due metri del fiume Calore, in vari punti sono decine le auto rimaste sommerse e grossi disagi si registrano alla mobilità. Sono decine le richieste di soccorso ai vigili del fuoco.

Continua l’allerta anche in Sicilia: a Catania, Messina e Trapani le scuole sono rimaste chiuse. A Caltanissetta un treno in servizio sulla tratta Palermo-Catania, nei pressi di Villafiorito è uscito dai binari per l’esondazione di un torrente che ha causato uno smottamento. Due persone, il macchinista e una viaggiatrice, sono rimasti lievemente contusi.

“Questa è la fotografia del nostro Paese: noi abbiamo un Paese a rischio perché purtroppo per anni, per decenni, abbiamo trascurato il territorio e non abbiamo fatto gli interventi di prevenzione. Il risultato è un Paese che ha ricevuto poca manutenzione che è un po’ quello che succede a una casa che va in malora se per esempio non viene imbiancata dopo qualche anno”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti parlando dei danni causati dall’ondata di maltempo. “Oggi bisogna iniziare dalle emergenze e dalla prevenzione – ha proseguito Galletti – e dalla cultura del rispetto del territorio”.

Mercoledì quattro persone sono rimaste bloccate all’interno di un capannone vicino a Tivoli, alle porte di Roma, a causa dell’esondazione dell’Aniene dovuta alle piogge. Case e scantinati allagati e alcune persone si sono rifugiate sui tetti dopo le forti piogge.

In Molise, a Macchia d’Isernia, uno scuolabus con dentro sette bambini e l’autista è rimasto bloccato in un sottopassaggio allagato. A portarli in salvo fuori dal veicolo sono stati, con i loro mezzi, i vigili del fuoco del Saf, il nucleo speleo alpino fluviale. Sempre in Molise, un’auto, con a bordo due persone, è finita in un torrente alle porte di Isernia. I due sono stati tratti in salvo dalla polizia.

Mercoledì a Venezia si è registrata la prima acqua alta della stagione. La punta massima di marea ha toccato i 105 centimetri alle 12, causando l’allagamento di circa l’8% del suolo cittadino. In particolare, l’area di Piazza San Marco è stata coperta dall’acqua con alcune punte pari a 20 cm dal suolo.

Vigili del fuoco e carabinieri di Gorizia, con il supporto di squadre della Protezione civile regionale friulana, sono intervenuti per convincere un’ottantina di richiedenti asilo accampati in riva all’Isonzo a lasciare le sponde del fiume, ingrossatosi nelle ultime ore a causa delle incessanti precipitazioni che hanno interessato la zona. I profughi, che avevano realizzato più di un accampamento sulle rive del fiume, sono stati temporaneamente portati alla stazione ferroviaria di Gorizia.

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