Ventimiglia, attivista violentata da migrante. Sindaco: “Sgomberare zona”

di Stefania Arpaia

Ventimiglia – Una donna appartenente ai “No borders”, il gruppo di attivisti presenti lungo il confine italo-francese di Ponte San Ludovico a Ventimiglia, ha denunciato di essere stata stuprata da un migrante.

La vicenda è stata raccontata, a distanza di un mese, dalla vittima che ha detto di essere stata convinta da alcuni attivisti a non parlare dell’accaduto per evitare di delegittimare il ruolo del gruppo e per non danneggiare altri immigrati.

La violenza sarebbe avvenuta in una delle docce allestite nella pineta dei Balzi Rossi. Secondo quanto raccontato, la donna si stava lavando quando un uomo, di origini senegalesi, è entrato nei bagni e ha abusato di lei per oltre un’ora.

Inutili le urla della giovane. Al momento dello stupro era in corso una festa e nessuno avrebbe udito le sue grida. Nel frattempo, l’autore della violenza avrebbe lasciato la città di frontiera.

Sul caso indagano gli agenti del commissariato di Ventimiglia. Alcuni intervistati da “Riviera24”, hanno confermato che in realtà la donna non appartiene al gruppo di attivisti ma sarebbe una clochard che qualche mese fa avrebbe chiesto aiuto agli occupanti dei Balzi Rossi, dai quali è stata allontanata. “Forse per ripicca – hanno ipotizzato – si è recata in polizia a Ventimiglia a denunciare il presunto stupro”.

Intanto, il sindaco Pd, Enrico Ioculano, ha chiesto di far sgomberare le tende e ristabilire la legalità.

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