Scontro con cinghiale, muore cacciatore a Frosinone

di Stefania Arpaia

Frosinone – E’ morto durante uno scontro con un cinghiale, un uomo di 66 anni, cacciatore esperto, che si era avvicinato a un branco di cuccioli.

La tragedia è avvenuta a Ferentino, in provincia di Frosinone, in località Pareti Cornella, dove la vittima, Luciano Bondatti, era solito recarsi per delle escursioni. Nulla da fare per l’uomo che, giovedì mattina intorno alle 10, è deceduto dopo essere stato colpito da un grosso cinghiale che gli ha reciso l’aorta.

L’errore fatale per il cacciatore è stato quello di essersi avvicinato troppo ad un gruppo di mammiferi tra cui anche alcuni cuccioli della specie. L’animale, probabilmente, ha reagito per difendere i piccoli.

Intervenuti sul posto i sanitari del 118, che hanno constatato il decesso per dissanguamento. Presenti anche i carabinieri della compagnia di Anagni, coordinati dal capitano Giovanni Camillo Meo.

Intanto, il comune di Fiuggi ha fatto sapere che procederà a caccia selettiva per cercare di fronteggiare il preoccupante fenomeno. Nei giorni scorsi, alcuni cinghiali erano stati notati nei pressi delle terme di Bonifacio e di alcune abitazioni. Sarebbero stati questi animali a provocare diversi danni all’agricoltura.

“La crescita del numero di incidenti e aggressioni causati dalla proliferazione incontrollata dei cinghiali – hanno scritto in una lettera il coordinatore nazionale delle aree naturali protette, Massimo Depaoli, e il presidente della commissione Territorio, Ambiente e Protezione civile dell’Anci, Bruno Valentini, al sottosegretario all’Ambiente Barbara Degani, al viceministro delle politiche Agricole Andrea Olivero e al presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, – ha assunto i caratteri di una vera e propria emergenza. I sindaci si trovano a dover adottare atti amministrativi di urgenza volti a tutelare la sicurezza dei propri concittadini e l’Anci, negli scorsi mesi, ha avviato un gruppo di lavoro con gli amministratori nei diversi territori interessati per approfondire questa problematica e pervenire ad un modello utile di ordinanza per intervenire almeno in via provvisoria”.

“Sono necessari interventi coordinati”, hanno ribadito.

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