Pizza patrimonio Unesco, Lidia Bastianich sosterrà candidatura

di Redazione

Napoli – La pizza napoletana, prodotto d’eccellenza della tradizione gastronomica italiana, merita di essere iscritta nella lista Unesco dei patrimoni mondiali da tutelare.

A sostenerlo è Alfonso Pecoraro Scanio, ex ministro dell’Ambiente, ora presidente della Fondazione UniVerde, che ha ottenuto di recente anche il sostegno della celebre chef Lidia Bastianich, impegnata da anni nella promozione della cucina italiana negli Stati Uniti, la quale ha presenziato al convegno organizzato a Napoli dalla Fondazione UniVerde per caldeggiare l’iscrizione della pizza napoletana nella lista dei beni da tutelare dell’Unesco.

L’evento, dal titolo “L’Arte dei Pizzaiuoli Napoletani: verso il 58esimo bene italiano nella Lista Unesco”, si è tenuto al Palazzo delle Arti di Napoli, in via dei Mille 60. Se l’Unesco accogliesse la richiesta, la pizza diventerebbe il nono bene della Campania tutelato. Complessivamente l’Italia conta 58 beni tutelati dall’Unesco, di cui 51 siti immateriali e 6 beni immateriali.

L’iniziativa #pizzaUnesco, avviata un anno fa, ha riscosso un grande successo. La petizione per l’inclusione dell’Arte della Pizza nella “Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità” ha già raggiunto quota 300 mila firme grazie all’impegno di oltre 200 personaggi illustri italiani e stranieri divenuti ambasciatori tra cui Jimmy Ghione e Salvatore Cuomo oltre a tante associazioni, dalla Coldiretti all’Associazione Pizzaiuoli Napoletani.

Per raggiungere un milione di firme nel capoluogo partenopeo è stata organizzata, dall’1 al 6 settembre prossimo, la manifestazione Napoli Pizza Village 2015, una rassegna di eventi dedicati alla pizza. Oltre al convegno, l’iniziativa prevede la presentazione del libro di Massimo Boddi, edito da Aracne, dal titolo #pizzaUnesco orgoglio italiano.

Nell’ambito dell’evento è stato promosso un contest sulle pizze più originali del mondo. Decine le adesioni pervenute dalle pizzerie di tutto il Pianeta che hanno inviato le loro creazioni culinarie sulla piattaforma www.pizzanelmondo.org.

La strada da percorrere per ottenere il prestigioso riconoscimento è ancora lunga, ma Pecoraro Scanio spiega come si sia già tagliato un primo traguardo fondamentale: “Nel mese di marzo abbiamo vinto la prima battaglia superando concorrenze e diffidenze e siamo subito ripartiti con la World Petition lanciata a Expo e a New York, anche con il sostegno della nostra rappresentanza all’Onu. La decisione dell’Unesco sull’inclusione dell’arte dei pizzaiuoli napoletani nella lista dei beni tutelati è attesa per il mese di novembre 2015. La pizza napoletana ha già ottenuto il riconoscimento di Specialità tradizionale garantita della Comunità Europea il 4 febbraio 2010”.

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