E’ morto il regista poeta Nelo Risi

di Emma Zampella

Aveva 95 anni Nelo Risi, fratello del regista Dino Risi: la morte è sopraggiunta nella notte di giovedì nella sua casa romana di via del Babuino.

Accanto al poeta regista – così era noto nell’ambiente – la moglie, la scrittrice di origine ungherese, Edith Bruck.   Nato a Milano il 21 aprile 1920, Nelo Risi si laureò in medicina, come il fratello, ma a dispetto degli studi, si dedicò alla poesia, e alla traduzione letteraria, tanto che di lui Eugenio Montale disse: “Risi deve aver imparato, più che dalla poesia, da certa recente pittura francese”.

Nello stesso periodo, il poeta affiancò all’attività letteraria quella di regista, realizzando 8 film, un telefilm e diversi documentari, cortometraggi e inchieste per la tv. Nel cinema il suo nome è ricordato soprattutto per “Diario di una schizofrenica” (1968), film tratto dall’omonimo romanzo di Marguerite Sechehaye. Altri suoi film, sempre incentrati sull’analisi psicologica, sono: “Una stagione all’inferno” (1971), “Un amore di donna” (1988) e “Per odio, per amore” (1990).  Inserito a pieno titolo tra i poeti della generazione post-ermetica, Nelo Risi è stato tra coloro che per primi hanno avvertito l’urgenza di articolare in “discorso” l’essenzialità espressiva, ormai divenuta di maniera, portando il lessico a livello del parlato, fino a una libertà quasi diaristica. In “Dentro la sostanza” (1965) si può leggere l’impegno poetico di Risi: “Scrivere è un atto politico”.

Negli anni, l’opera di Risi è stata ricompensata con numerosi riconoscimenti. Tra gli altri, il Premio Dino Campana nel 2006, il Premio Viareggio con “Di certe cose” nel 1970 e il Premio Giosuè Carducci nel 2007.

 

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