Budapest, stop a treni di migranti. Migliaia sbarcano a Monaco e Vienna

di Stefania Arpaia

Budapest – E’ caos nella capitale ungherese dove la stazione dei treni è stata chiusa per l’arrivo di un gran numero di migranti. Stop a tutti i convogli con a bordo stranieri che cercano disperatamente di raggiungere la Germania e e l’Austria.

Budapest, secondo fonti locali, sarebbe stata invasa da uomini dell’est che hanno raggiunto l’Ungheria passando attraverso la Turchia, il Mar Egeo e la Grecia, la Macedonia e la Serbia e superando la barriera di 175 chilometri costruita nel mese di agosto lungo il confine con quest’ultima.

“Nessun treno arriverà o partirà dalla stazione di Keleti fino a nuovo ordine. Chiediamo a tutti di andare via”, ha diffuso, tramite gli altoparlanti, la compagnia di trasporti di Budapest Bkk. “Budapest sta cercando di applicare la normativa Ue, che richiede agli extracomunitari che vogliano muoversi all’interno dell’area Schengen di avere un passaporto e un visto”, ha spiegato il governo.

Intanto, molti convogli sarebbero assaltati dagli stranieri nella periferia della città dove vengono deviati in direzione Germania. Chiusa anche la stazione principale per oltre un’ora, poi riaperta per garantire il trasporto locale. Vietato l’accesso ai migranti nella struttura.

Già oltre 2mila persone, attraverso l’Ungheria, sarebbero riuscite a raggiungere Monaco di Baviera e lo scorso lunedì 3.650 migranti sono arrivati in treno a Vienna. “Stiamo cercando di verificare quanti di loro siano richiedenti asilo”, ha riferito il portavoce della polizia, Patrick Maierhofer.

“Ci sono rumors secondo i quali la Germania sta addirittura mandando treni a Budapest per prendere i rifugiati. La cosa più importante è che la Germania informi i rifugiati in Ungheria che gli accordi di Dublino non sono stati sospesi”, ha detto la ministra austriaca Johanna Mikl-Leitner, che ha chiesto alla Germania di chiarire la sua posizione sulle regole europee relative all’asilo in modo che ai rifugiati in Ungheria non vengano date false speranze.

Intanto, l’Islanda fa sapere che offrirà ospitalità a 10mila siriani in fuga.

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