Ama: caso Parentopoli, previsti 41 licenziamenti. Fortini: “Facciamo giustizia”

di Stefania Arpaia

Roma – Via libera al licenziamento di 41 amministrativi legati allo scandalo “Parentopoli” che portò alla luce l’assunzione illegittima di diversi dipendenti all’Ama, azienda municipale ambiente, nella Capitale.

“Abbiamo convocato un Cda d’urgenza in cui chiederò di procedere al licenziamento di 41 amministrativi che secondo una sentenza penale hanno ottenuto un ingiusto vantaggio patrimoniale da una assunzione illegittima in Ama. Non si tratta di un licenziamento discriminatorio ma del ristabilimento della verità, legalità e della giustizia, come chiesto dal sindaco: non viene consumata nessuna vendetta politica”, ha dichiarato il presidente dell’azienda, Daniele Fortini.

“La tragedia di questi lavoratori che perderanno il posto è responsabilità di coloro che hanno imbrogliato – ha aggiunto – commettendo un crimine per cui sono stati condannati: credo che l’atto che stiamo per assumere è un atto sicuro e legittimo e il giudice del lavoro non potrà che prendere atto della corretta condotta dell’azienda”.

La decisione è stata presa durante una riunione straordinaria del Cda che prevede anche il licenziamento di 23 autisti coinvolti nel processo. 

“Siamo certi di essere dentro il solco della legalità, quindi ci assumiamo la responsabilità che dobbiamo rispetto alla conduzione dell’azienda. Non possiamo lasciare che venga ulteriormente proseguito un ingiusto vantaggio patrimoniale a persone che non ne hanno diritto. Il primo eventuale profilo di rischio per l’azienda è questo: essere inerte. L’azienda, alla luce della sentenza, ha immediatamente aperto la procedura per il risarcimento del danno contro quegli amministratori e dirigenti e quindi ci sarà una causa anche in quella circostanza”, ha detto ancora Fortini.

Il segretario generale della Fit Cisl Roma e Lazio, Francesco Sorrentino: “L’annuncio di 41 licenziati lascia il tempo che trova: non ci può essere un licenziamento collettivo. Al massimo si tratterebbe di 41 licenziamenti singoli ed è normale pensare che chiunque sarà soggetto a questo provvedimento farà ricorso. Noi come sindacato non tuteliamo chi è fuori dalle regole e quindi non ci esprimiamo su questo annuncio. Se l’azienda crede che, sulla base della sentenza della magistratura, ci siano gli estremi per licenziare ne prendiamo atto e valuteremo poi, caso per caso”.

I dipendenti in questione erano stati giudicati non idonei, poi un “aiuto” aveva corretto i punteggi in graduatoria consentendone l’assunzione.

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